30 giugno 2015

Pawshake, l’app che ti propone i pet sitters per le vacanze

Se avete già deciso la meta delle vostre vacanze e la valigia è già pronta, allora il più è fatto, anche se ci sono sempre delle preoccupazioni che riguardano i nostri amici animali. Nel caso in cui i vostri genitori o gli amici a cui avete affidato l’incarico dovessero fare un passo indietro pochi giorni prima della partenza? Ebbene, non c’è nulla di cui preoccuparsi, dal momento che da poco è stato lanciato un nuovo servizio che si propone proprio di risolvere questo tipo di problemi. Il nuovo servizio è www.pawshake.it ed ha come obiettivo quello di dare una mano

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Amazon Lending, da oggi i prestiti li concede anche il colosso di Seattle

Sappiamo alla perfezione come, durante le crisi economiche, ricevere credito è molto più difficile. Ecco spiegato il motivo per cui si è sempre alla ricerca di valide alternative: per le imprese, comprese quelle nostrane, si sta facendo strada una soluzione innovativa ed altrettanto interessante che ruota intorno ad Amazon. Infatti, il marchio americano ha ampliato un suo progetto sia in Italia che in altri sette paesi che riguarda proprio le imprese: si tratta di un programma di prestiti per tutti quei rivenditori terzi che sfruttano la piattaforma di Amazon. Il colosso di Seattle elargisce i prestiti solo dopo che l’ok

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Apple Music, la scena è tutta per il nuovo servizio musicale di Apple

Ha preso il via proprio oggi il nuovo progetto di Apple che intende togliere dal trono Spotify e Google Play Music: l’alternativa della casa di Cupertino prende il nome di Apple Music ed è ufficialmente attiva. Si tratta di un servizio che verrà lanciato in ben cento nazioni in tutto il mondo e vuole affermarsi come re della musica in streaming. Apple Music è una piattaforma che è in grado di proporre agli utenti non solo iTunes, ma anche una radio on air ventiquattro ore al giorno e pure lo streaming di brani musicali. Si può tranquillamente sottolineare come l’intero

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Whatsapp Spammer PRO, l’app che farà impazzire i vostri amici

 Volete prendere in giro i vostri amici ma non sapete come? Whatsapp Spammer PRO farà  letterlamente impazzire i vostri contatti di Whatsapp. Ecco come funziona. Come facilmente intuibile dal suo nome, Whatsapp Spammer PRO permette di inviare in un istante numerosi messaggi spam ai vostri contatti di Whatsapp. Il funzionamento di Whatsapp Spammer PRO è semplicissimo: Si inserisce il messaggio da voler inviare ad un amico o ad un gruppo di amici. Si può scegliere un testo, ma anche file multimediali, come immagini o note audio. Scegliere il numero di volte che il messaggio testo o multimediale dovrà essere ripetuto. Premere

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Wifi Sense: Cos’è e perché è utile.

Windows 10 è vicino, ma ci sono ancora delle novità di cui non siamo al corrente. Chi ha provato il preview invece è venuto a conoscenza d’un particolare servizio, o funzione, che possiamo sfruttare tutti se viaggiamo parecchio e dobbiamo condividere certe informazioni al volo: il sensore Wifi. Introdotto prima di tutto nei Windows Phone (dalla versione 8) il sensore Wifi è conosciuto un po’ più comunemente come Wifi Sense. Questo servizio lo vedremo quasi subito se usiamo una connessione Wifi che ha ormai bisogno di molti Setup per funzionare a dovere. Risulta specialmente utile quando dobbiamo farci dare dei

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29 giugno 2015

Robot Biro, il risparmio in bolletta è garantito

Sappiamo alla perfezione come i costi legati alle bollette stanno diventando sempre più alti con il passare del tempo: per poter risparmiare, una delle ultime novità prende il nome di Robot Biro. Non è ancora arrivato sul mercato e, con ogni probabilità, ci vorrà ancora un po’ prima di vederlo nelle case, dal momento che il lancio ufficiale di Robot Biro è previsto per il prossimo Natale: la vera sorpresa è che questo dispositivo sarebbe in grado di permettere un risparmio dei costi delle bollette pari a circa un terzo. Stiamo parlando di una creazione interamente italiana: si tratta di

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Facebook Messenger, la chat si potrà usare anche senza registrazione a Facebook

Ennesimo aggiornamento per Facebook Messenger: adesso, per poter sfruttare la comoda chat non sarà più necessario avere anche un profilo su Facebook. Infatti, per poter usare la celebre chat, d’ora in poi servirà solo portare a termine la registrazione inserendo il numero di telefono, esattamente come si verifica con WhatsAspp. Si tratta di una novità, quella lanciata da Zuckerberg e soci, che per il momento riguarda solo ed esclusivamente il mercato statunitense, quello canadese e venezuelano. Facebook Messenger è arrivato ad ottenere dei numeri davvero spaventosi dal suo lancio, raggiungendo un bacino di utenza pari a ben 600 milioni di

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Google, anche le stringhe di codice dell’app possono svelare il futuro

Piuttosto frequentemente succede che, durante il percorso che porta alla creazione di un’app, gli sviluppatori lascino per strada del codice: in realtà, in virtù del fatto che non si può ancora impiegare, ma comunque può essere un punto di partenza piuttosto interessante per i più acuti osservatori per poter capire quali possano essere le nuove funzionalità che verranno lanciate in futuro. E’ andata esattamente così con Google Fotocamera ed è successo pure per l’ultima versione dell’app Google, scoprendo che in futuro verranno lanciate nuove funzionalità, come “Ok Google”, per l’uso offline, degli avvisi che riguardano delle reti che non sono

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Sostituire la microSD di un dispositivo Android in pochi passi

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Siete stufi di dover cancellare dati, di non poter scaricare un gioco o magari un video perché la memoria del vostro terminale Android è piena? Per fortuna la tecnologia oggi ci permette di acquistare microSD sempre più capienti e a prezzi più ridotti. Vediamo quindi come sostituire la vecchia microSD, salvando tutti i dati in maniera semplice e veloce.

SOSTITUIRE LA MICROSD: COSA OCCORRE

Per la procedura avremo bisogno di:

  1. La nuova microSD, che deve essere formattata (se appena comprata, sarà già pronta all’uso)
  2. Un pc
  3. Il cavetto usb che si trova nella confezione dello smartphone Android, necessario per la connessione al pc

SOSTITUIRE LA MICROSD: COME PROCEDERE

Innanzitutto, assicuriamoci che il nostro pc visualizzi i file nascosti. Questo ci servirà per spostare in maniera corretta i dati delle app salvate sulla microSD. Da una qualsiasi finestra di explorer (ad esempio, dalla finestra dei documenti, ma anche di un’altra cartella) clicchiamo su ‘Organizza’, poi su ‘Opzioni cartella e ricerca’ e scegliamo la tab ‘Visualizzazione’. Qui assicuriamoci che alla voce ‘Cartelle e file nascosti’ sia scelta la voce ‘visualizza cartelle’. Il pc è pronto.

Tutto quello che dobbiamo fare ora, è collegare il cavetto al pc e allo smartphone con all’interno la microSD da sostituire. Con le versioni recenti di Android, il pc scaricherà da solo i driver dello smartphone e vi permetterà di visualizzarlo come ‘memoria di massa’. Ora basterà entrare nel dispositivo tramite la finestra ‘Autoplay’ o direttamente da ‘Risorse del computer’ (in Windows 7 e successivi, è noto semplicemente come ‘Computer’). Scegliete la cartella della microSD e copiate il suo contenuto all’interno di una cartella vuota del vostro pc.

Una volta finito il trasferimento sarà sufficiente staccare il dispositivo dal pc, sostituire la vecchia microSD con la nuova, ricollegarlo al pc e copiare la cartella nella nuova microSD.

Completata l’operazione, vi basterà riavviare il dispositivo Android e riavrete tutti i vostri file, con l’aggiunta di ulteriore spazio da utilizzare.

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Registrare su PC ed Android. Guida di base.

 

Registrare chiamata

A volte possiamo averne bisogno: riceviamo qualche chiamata un po’ importante o forse fastidiosa e vogliamo avere le prove solide per fare ciò che è di dovere oppure semplicemente per riascoltare una conversazione. Registrare le chiamate tuttavia può avere qualche conseguenza a livello legale, soprattutto senza il consenso di chi sta chiamando oppure senza un messaggio d’avviso (Vocale o quel che sia) per avvisare che la chiamata sta venendo registrata. Preso nota di ciò, ecco cosa potete fare per registrare le chiamate in maniera semplice e pulita:

Su PC….il modo più semplice di farlo è usando Audacity (che registra sia il microfono vostro che il sonoro del PC, ma bisogna naturalmente settarlo come di dovere) oppure andando direttamente per la soluzione più base in assoluto: settare il nostro microfono come Stereo Mix o “Ciò che senti”. Questo naturalmente esclude la nostra possibilità di poter parlare al microfono, dato che il microfono predefinito è quello che registra la conversazione. Ovviamente per registrare la conversazione ci serve un programma che può memorizzare il tutto, ma ce ne sono centinaia sulla rete. Altrimenti potete comprare qualche programma che lo faccia per voi, ammesso che sia compatibile con il software di chiamata (Ad esempio Skype non permette la registrazione delle chiamate per molti aspetti, ma alcuni software sanno raggirare questo sistema).

Un eccezione va data a Google Voice che dev’essere localizzata del tutto per noi, che ha la funzione per la registrazione delle chiamate.

 

Sui Cellulari Android…essendo questo un sistema molto libero, è possibile scaricare Apps capaci di registrare le nostre chiamate. Call Recorder di Boldbeast ad esempio non solo prende vari messaggi registrati da voi, ma registra anche le chiamate. Bisogna settarlo a dovere per riuscirci al 100% ma rimane una soluzione adatta.

Su iOS questa pratica è tutt’ora impossibile a meno che non Jailbreakiamo il nostro cellulare. Alcuni programmi esistono per fare tutto ciò in modo legittimo, ma sono a pagamento a seconda di quanti minuti impieghiamo per chiamata.

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Scrivere su Android con il PC: la guida.

Tastiera su PC

E’ bello messaggiare con il nostro Smartphone, e la stessa cosa si può dire del nostro PC. Unire le due cose però può essere difficile, specialmente quando i programmi non sono uguali. Esistono forse sistemi per usare entrambi i dispositivi, senza fare un aggroviglio di contatti e dati?

Nota: Si parla comunque di programmi che possiamo gestire nella nostra rete interna, perciò PC e Smartphone devono essere gestiti dal Router di casa o d’ufficio e devono naturalmente essere connessi entrambi nello stesso luogo. MightyText è l’unica eccezione, anche se ha bisogno d’interconnettersi sempre con reti interne.

MightyText…quest’utile programmino s’installa nel nostro Smartphone e si connette attraverso il nostro account di Google. E’ possibile loggare all’interno di Mighty usando qualsiasi Browser e sfruttando il sistema dato da Mighty. I messaggi testuali vengono inviati al nostro cellulare che a sua volta ha l’App di Mighty, che quindi gestisce il resto mandando il messaggio come se stiamo effettivamente scrivendo con il nostro Smartphone. Mighty inoltre gestisce anche i messaggi in arrivo, facendoli apparire sull’applicazione per la pagina Web. In poche parole basta installare quest’applicazione sul nostro cellulare per mandare e ricevere messaggi, gestendoli con il nostro PC.

AirDroid…conosciuto per tante altre ragioni, quest’App funziona da Webserver e sfrutta anche tante altre funzioni. E’ possibile accedere direttamente al servizio usando la rete interna, ed è possibile scaricare e gestire files oltre che anche alle Apps installate. E Può fare ciò che desideriamo attualmente in quest’argomento? Ma certo! AirDroid ci permette di scrivere, ricevere e mendare messaggi usando il nostro PC connesso al cellulare. Basta installare il programma nel nostro cellulare, digitare l’indirizzo IP nel nostro Browser e da lì abbiamo accesso ad un po’ di tutto: compresa la gestione dei messaggini. A differenza di Mighty AirDroid non ha bisogno di account o iscrizioni e funziona in maniera completamente autonoma. Nonostante tutto rimane una funzione secondaria, e probabilmente MightyText è migliore sotto quest’aspetto.

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28 giugno 2015

Windows 10, ecco il prezzo ufficiale in Europa

Windows-10

Adesso sono arrivate finalmente anche le conferme ufficiali: Windows 10 avrà un prezzo pari a ben 135 euro.

La conferma è arrivata direttamente dall’app “Ottieni Windows 10”, in cui si trova il costo di una licenza originale nella home page.

Ovviamente, bisogna mettere in evidenza come l’update sarà interamente gratis per tutti coloro che hanno a disposizione una copia originale di Windows 7 o Windows 8.

Quindi, i 135 euro li dovrà sborsare solo ed esclusivamente tutti coloro che non possiedono una delle due versioni sopra citate.

Fino ad oggi, il prezzo di Windows 10 era avvolto davvero nel più fitto dei misteri, mentre sul mercato americano il costo era già noto da diverso tempo e corrisponde a 119 dollari per la versione Home e 199 dollari per la Professional.

Ad ogni modo, ci si attendeva un leggero rialzo del prezzo per il mercato del Vecchio Continente che, puntualmente, è arrivato.

Come si è visto, in futuro le cose cambieranno: l’aggiornamento del sistema operativo non sarà più un servizio a pagamento, ma sarà disponibile in via del tutto gratuita, dal momento che il colosso di Redmond ha intenzione di offrire Windows 10 come servizio e non come programma da aggiornare con versioni successive a pagamento.

L’aggiornamento gratuito per coloro che possiedono già Windows 7 o Windows 8 avverrà grazie all’app “Ottieni Windows 10”, a cui si può accedere dalla schermata principale del sistema operativo.

Il principale fiore all’occhiello di Windows 10 sarà sicuramente la connessione tra i differenti dispositivi che fanno parte del mondo di Windows, tra cui computer, tablet, smartphone ed anche delle console, come ad esempio la nuova Xbox.

Tra le altre novità troviamo il nuovo browser, denominato Microsoft Edge e l’assistente vocale del Lumia, ovvero Cortana.

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Cos’è il formato MKV e come si legge.

 

Formato mkv

Li abbiamo visti più volte, in certe occasioni scaricando un filmato ad alta risoluzione. Ma cosa sono i filmati MKV e cosa c’entrano con il video, dato che eravamo ormai abituati con il formato divx / Mpeg4? Si tratta d’un invenzione attualmente non tanto nuova, introduciamo un paio di dettagli per saperne di più.

Il nome del formato in lungo è MatrosKa Video. E’ stato creato nel 2002 in Russia da Steve Lhomme insieme ad un team di programmatori, di cui l’ultima revisione risale al 2010. Un formato completamente open source che non risulta essere un modo per comprimere i filmati, ma piuttosto è un “Container” che mantiene al suo interno ed in modo diviso video, audio e sottotitoli. Tutto in un singolo file. Questo risulta essere molto conveniente per i filmati in alta risoluzione che hanno bisogno d’una certa fedeltà per mostrare la sua piena potenzialità. I file che lo compongono sono in certi casi VP8 come video e Vorbis come audio, ma molto più comunemente si usa mischiare il formato H264 come video e MP3 o AAC come audio.

Questo lo rende molto flessibile e fatto per durare, con funzionalità integrate come il recupero di dati danneggiati, capitoli con tanto di menù e come già detto un efficace supporto per ogni file audio e video in un maniera completamente separata.

Essendo un formato quasi sempre in Full HD e Open Source,  sta diventando sempre più supportato da una marea di marche di TV e lettori, sia economici che di prestigio. Tuttavia se vogliamo leggerlo sul PC non si trovano molte alternative: la migliore scelta che possiamo fare è scaricare VLC. Se proprio volete evitare il programma ed integrare il Codec in qualche altro Player, vi consigliamo di scaricare il pacchetto “CCCP” da Ninite.com, il quale vi garantirà di non beccarvi pubblicità invasive o programmi indesiderati.

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26 giugno 2015

Offerte e promozioni su iPhone 6

26--06-2015_162516E’ forse questo uno dei migliori momenti per dare un’occhiata alle offerte sull’Apple iPhone 6 verificando promozioni e sconti? Forse si, in primis, perché le grandi aziende di distribuzione informatica amano, alle porte della stagione estiva, proporre un periodo di saldi proprio per ovviare al periodo di crisi e di calo delle vendite.

Sul web si trovano, di questi tempi, promozioni davvero interessanti. Questo articolo su FocusTech, ad esempio, propone delle offerte per l’acquisto dell’iPhone 6 a partire da un prezzo base di 599 euro. Potrebbe sembrare una cifra relativamente esagerata, ma stiamo parlando di iDevice nuovi, non rigenerati, che rimangono commercializzabili nel tempo e, nel contempo, non si svalutano nel tempo e magari possono essere rivenduti a cifre comunque interessanti.

L’iPhone 6 è e rimane un dispositivo di punta ed un gadget-smartphone richiestissimo dai giovanissimi. Dunque, poter sfruttare una promozione per l’acquisto è comunque molto vantaggioso.

Offerte iPhone 6 a 20 o 30 euro al mese: i gestori telefonici

Permane la possibilità di poter procedere all’acquisto dell’iPhone 6 direttamente da un gestore telefonico, abbinando un piano tariffario. Tre, ad esempio, lo abbina a piani tariffari consentendone l’acqusto con un pagamento mensile di 30 euro in totale. In questi casi,  in realtà, si tende comunque a spendere molto di più di un acquisto singolo a causa degli interessi del finanziamento.

L’iPhone 6 è e rimane, anche per l’estate 2015, lo smartphone dei sogni

Inutile negarlo: per i ragazzi promossi a scuola come regalo, per chi va in vacanza o rimane in città, per i genitori o per i nonni. L’iPhone 6 è e rimane un cult. Se decidete di acquistarlo, valutate con attenzione tutti gli sconti e le promozioni! (Photo credit)

 

 

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Problemi Galaxy S6: come risolverli

Galaxy S6 problemi

 

Anche se nuovo di zecca, il Samsung Galaxy S6 può avere dei problemi che non sono ancora stati risolti a dovere. Osserviamo un secondo quali problematiche possiamo avere di fronte ai piccoli difetti di software ed hardware che dobbiamo analizzare e risolvere.

Il tasto connessione dati è sparito dal menù! Se aprite il menù in alto potete accedere alle funzioni rapide. Sono parecchio utili se consideriamo che per alcune cose prima bisognava andare nel menù delle impostazioni e fare parecchi passaggi…ma sul Galaxy S6 il tasto della connessione dati può sparire. Per fortuna i programmatori di XDA hanno già creato una fix adatta, ed è possibile scaricarla da qui: http://ift.tt/1BRjzRA. Una volta scaricatela, installatela e riavviate il cellulare. Se non funziona, potete trovare il programma “Quickpanel Restore” stesso nelle Galaxy Apps della Samsung. Basta scaricarlo, installarlo ed una volta avviato basta premere su “Restore”.

Il LED della fotocamera non vuole spegnersi! Ecco un altro problema piuttosto fastidioso e particolare. In alcuni modelli di Galaxy S6 è probabile che la luce si può accendere, ma non si spegne mai più. La Samsung ha promesso una patch per risolvere il problema al più presto, ma in realtà c’hanno messo molto più tempo del dovuto. La soluzione? Aggiornate il vostro cellulare al 5.1.1, il quale ha questo problema risolto direttamente dalla casa. E’ la maniera più pulita e rapida per farlo.

Il Galaxy S6 si sta “Smontando”…alcuni utenti hanno lamentato che il proprio Galaxy S6 sta cadendo a pezzi. Sono tutti casi rarissimi ed isolati, perciò niente paura: è molto probabile che a voi non accada. Tuttavia sembra che il problema sia causato dalla batteria che, gonfiandosi, provoca lo scollamento d’alcuni pezzi. L’unica cosa da fare al momento è reincollare i pezzi che cadono via oppure mandare il cellulare in assistenza, dato che il problema sovviene dalla batteria appunto difettata.

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25 giugno 2015

Miti da PC. Sfatiamo i miti. (Parte 3)

 

Miti pc

Pronti a sfatare di nuovo i Miti da PC? Ecco la terza ed ultima parte.

 

Tenere la RAM occupata è sbagliato…no, al contrario, ci permette di accedere ai dati molto più velocemente. E’ ovvio che se invece abbiamo veramente poca RAM (al di sotto dei 4Gb in bassa frequenza) la regola prende una totale inversione. Ma quando la nostra RAM è occupata, e non ne rimane davvero tantissima libera, stiamo facendo un buon lavoro. I banchi vuoi di RAM infatti possono essere dispersivi, specialmente se non sono a doppio canale. Non dobbiamo sempre necessariamente puntare a liberare il nostro Computer o Smartphone che sia delle parti di RAM, dato che il sistema ne avrà bisogno e impiegherà più tempo per rifare tutti i calcoli. La soluzione? Non i così detti programmi “Libera RAM” ma più RAM, solo non troppa.

Abbiamo bisogno di “Codecs” e “DivX” per guardare i filmati online…sbagliatissimo! Questa è una pratica utilizzata da vari siti web per infilare non solo pubblicità, ma farci usare il loro player proprietario per ulteriori profitti. In realtà quei player non vanno oltre la riproduzione tramite Flash, HTML5 o addirittura usano il nostro riproduttore multimediale come VLC o Silverlight (Windows Media Player). Non hanno nessun diritto di richiedere un installazione simile e noi dobbiamo evitare siti del genere.

Il mio PC va lento per forza dei virus…questo, almeno finché nessun Antivirus che avete nel sistema è capace di darvi ragione (Equipaggiatevi d’un buon MalwareBytes / AVG / Hitmanpro se non volete pagare nulla) non significa che il vostro PC stia andando lento per colpa d’un misterioso Virus. A volte sono i software che s’accumulano, il registro intasato e il disco frammentato. E’ vero che esistono virus che usano la CPU del vostro Computer per minare Bitcoins, ma di nuovo il problema può essere un altro, soprattutto se nessun anti-malware di valore vi dirà d’aver trovato infezioni.

L’antivirus a pagamento è una garanzia totale…no, per quanto sia bello pensare che stiamo pagando per una protezione e perciò resteremo per sempre protetti non significa che possiamo gettarci a testa bassa su tutto. Ad esempio Kaspersky non è davvero capace di vedere i software pubblicitari invasivi, e a questo devono pensarci altri programmi come Adwcleaner o Malwarebytes. La Symantec ha ammesso che Norton è realmente l’ultima linea di difesa contro un attacco virale, e non è uno scudo invincibile. Fanno naturalmente un lavoro migliore di quelli gratuiti, ma non possiamo lo stesso affidarci del tutto a quel sistema.

Se pulisco la Cache di (nome programma), andrà più veloce…forse una volta, ma attualmente pulire la cache dei nostri programmi e del nostro Browser può attualmente comportare un rallentamento. Al giorno d’oggi certi programmi hanno i loro metodi di pulizia interna per evitare che pesi troppo a fine giornata .E’ bene specificare che se abbiamo visitato tantissimi siti e non facciamo una pulizia in un anno, forse è necessario fare quest’operazione ed accettare che per un po’ le nostre connessioni saranno più lente. Per alcuni programmi, specialmente quelli legati a sistemi più vecchi, pulire la cache può risultare adatto.

 

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Addiopizzo, tre nuovi strumenti per combattere il racket mafioso a Palermo

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Altri tre strumenti per fare in modo che possano permettere al consumo anti-mafia di far sentire ancora una volta la propria voce.

L’iniziativa di Addiopizzo è una di quelle da sbandierare ai quattro venti e da prendere come esempio, con l’intento di semplificare ulteriormente il consumo critico antiracket “Pago chi non paga”.

Domani mattina, presso Villa Niscemi a Palermo, verranno infatti svelate tre novità connesse alla tecnologia, ma anche alla lotta contro il pizzo: si tratta di due applicazioni che verranno proposte per smartphone e tablet ed una mappa turistica riguardante la città palermitana.

La prima app di Addiopizzo consentirà di effettuare la ricerca, mediante la geolocalizzazione, di tutti quei negozianti iscritti ad Addiopizzo, con dei filtri previsti in base alla categoria d’appartenenza oppure tramite distinzione per quartiere.

Si tratta di una sorta di guida mobile al consumo critico antiracket, che va a sostenere la copia cartacea che l’associazione Addiopizzo propone già periodicamente in via del tutto gratuita.

Grazie all’app Addiopizzo gli utenti avranno la possibilità pure di tenere d’occhio il progetto che riguarda l’investimento collettivo, in riferimento ai progetti di piazza Magione e quello del Parco della Favorita.

L’altra app è stata progettata da Addiopizzo Travel, grazie allo sviluppo gratuito di Tun Design, e consente di ricercare e prenotare diverse escursioni che vengono messe a disposizione dei turisti da parte del tour operatore legato ovviamente all’associazione di Addiopizzo.

Infine, la mappa di Palermo presenta due versioni: la prima italiano/inglese e la seconda italiano/tedesco e consente proprio di scoprire la città passando da tutti i luoghi di maggior interesse storico e dalle imprese pizzofree.

Ormai sono trascorsi nove anni dal momento in cui è stata lanciata la lodevole campagna antiracket denominata “Pago chi non paga” e, ad oggi, il numero di negozianti ed esercenti che ha voltato le spalle al racket mafioso è arrivato quasi a toccare quota mille.

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iOS 9, nella beta 2 tante novità per occupare meno memoria

ios9

Apple ha tolto i veli proprio nel corso delle ultime ore iOS 9 beta 2, in compagnia delle nuove beta che riguardano OS X El capitan e Watch OS.

Spostando l’attenzione sull’OS di iPad ed iPhone, una delle novità che più stuzzicano la fantasia degli utenti è certamente la funzione che consente l’eliminazione in via automatica delle app per consentire di scaricare aggiornamenti di sistema, per poi re-installarle una volta che termina il processo.

Si tratta di una notizia ottima, anche in virtù del fatto che era particolarmente attesa; non bisogna dimenticare anche come il nuovo OS andrà a presidiare uno spazio ancora più ridotto (intorno ad 1,3 GB) in confronto alla precedente versione.

Il problema relativo all’aggiornamento del sistema operativo, con questo nuovo procedimento, farà si che non si ripropongano più le complicazioni di certi utenti con la vecchia versione del sistema operativo, in particolar modo per tutti coloro che hanno un iPhone da 8 piuttosto che da 16 GB.

Per quanto riguarda l’aggiornamento è necessario quindi scaricare i dati prima di poterlo eseguire: spesso lo spazio non basta.

Grazie ad iOS 9, quindi, questo problema non avrà più motivo di esistere, visto che sarà direttamente il sistema operativo a provvedere all’eliminazione delle app in modo tale da poter disporre di uno spazio maggiore, senza incorrere nel rischio della perdita di qualche dato.

Non è l’unica novità che ha come obiettivo quello di diminuire la memoria sullo smartphone di Apple: infatti, con il nuovo sistema operativo, la casa di Cupertino ha garantito agli sviluppatori delle app Thinning per poter abbassare il quantitativo di memoria necessaria, puntando molto anche sull’impiego dell’iCloud.

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Connessioni ospite: sicure o no. La risposta.

Connessione Ospite

 

Abbiamo già detto in passato dei rischi della condivisione del Wifi e come bisogna in effetti tenerla sempre sotto controllo. Abbiamo resto noto come la Microsoft stia tentando di semplificare la condivisione pur tenendo una certa segretezza. Ma la tecnologia è sempre andata avanti ed infatti alcuni Router utilizzano la modalità “Ospite” per creare una connessione più privata. E’ sicura?

 

Prima di tutto un introduzione: la modalità Ospite (O Guest) permette di usare una password per il Wifi del tutto differente da quella già impostata. La connessione viene stabilita in una maniera diversa, permettendo sì all’utente di connettersi al Router, ma solo per navigare su Internet. Esatto: a volte s’ignora che quando si da le impostazioni per la connessione Wifi, viene condivisa anche la rete in generale che connette i nostri PC e Smartphone, dove è possibile scambiare dati o prelevarli senza il nostro consenso.

Di nuovo però, la modalità ospite ha attualmente dei problemi. Alcuni Router non riescono a settare nemmeno una Password (o Passphase) utile per bloccare la connessione. E’ possibile vedere come le connessioni Wifi disponibili sono attualmente due: una è normale, con la password wifi, l’altra può essere differente in qualche modo, con magari la dicitura “Guest” alla fine del nome del Router o del SSID.  Anche riuscendo a settare una password, è probabile che il router non stia usando una connessione crittografata per il dispositivo ospite.

Fortunatamente la connessione che affidano alcuni router alla connessione ospite può essere sicura. Quel che dobbiamo fare è controllare se, all’interno del Router, vi è la scelta per settare la sicurezza o la chiave crittata. Basta che troviate ad esempio “WPA” come scelta di connessione Wifi per la modalità Ospite e già starete sicuri che, anche se la Passphase è semplice (e che potete comunque cambiarla!) avrete a disposizione una connessione sicura sul quale affidarvi.

Dunque in breve: La connessione ospite è sicura? Sì, ma dipende dal router.

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24 giugno 2015

Browser Android. I migliori di quest’anno.

Browser Android

 

Andare in giro su Internet con Android può essere divertente, ma consumiamo spesso troppi dati e a volte ci sono piccole noie di sicurezza, specialmente se usiamo il browser integrato. E’ tempo di cambiare: quali sono ora i browser migliori a cui possiamo affidare la nostra navigazione?

 

APUS Browser…piccolissimo, non pesa nemmeno un mega e non richiede assolutamente nessuna risorsa. Ha tante piccole funzioni utili fra le quali la funzione di poter copiare e automaticamente incollare nel browser qualcosa che stiamo cercando. Può inoltre disabilitare la visualizzazione delle immagini che appaiono durante le ricerche su Google, il che ci fa risparmiare un po’ di dati. Specialmente utile se il nostro cellulare non è l’ultimo modello.

Chrome Beta…e non consigliamo il classico Chrome, ma qualcosa che sta al momento prendendo una piega sempre più potente dato che Google ha deciso di dedicarsi completamente al mondo degli Smartphone. Il Beta viene aggiornato più velocemente con funzioni sempre più interessanti, anche se dobbiamo prepararci anche a Crash e simili.

Link Bubble Browser…è fatto per un singolo scopo: non farvi aspettare a fissare una pagina web. Potete infatti farlo lavorare in Background, mentre fate qualcos’altro. Aprite una pagina web senza più aver paura di perdere dati oppure di aspettare che venga visualizzato: questo lo fa tutto mentre fate altro, in modo da farvi risparmiare un po’ di tempo.

Puffin Browser Free…una scelta a dir poco interessante. Oltre il fatto che può essere personalizzato fino al midollo, Puffin ha una funzione integrata per un Trackpad (insomma quel che usiamo sui portatili come mouse integrato) emulando così efficacemente un cursore stile Mouse. Per i più nostalgici, Puffin lavora principalmente in Cloud, il che significa che può caricare pagine web particolarmente pesanti più in fretta. La versione Free purtroppo ha diversi banners pubblicitari, il che mina un po’ l’esperienza.

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23 giugno 2015

App, giovane di 11 anni di Parma ne realizza una in sole otto ore

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Un piccolo genio. Progettare un’applicazione a soli undici anni è indubbiamente qualcosa che non capita tutti i giorni, ma qualcuno ci è riuscito. Si tratta di Giuseppe Voto, un bambino di Parma che ha un sogno un po’ diverso da tanti suoi coetanei.

Non vuole diventare un calciatore, visto che ha una passione sfrenata per la tecnologia e le app, al punto tale che ha chiesto con insistenza ai suoi genitori, per la promozione in seconda media, un viaggio fino all’Energy Interaction Machine di Edison, che si è svolto il 20 giugno scorso a Milano, in cui designer e sviluppatori avevano solamente otto ore di tempo per poter creare un’app che fosse capace di far diventare ancora più tecnologica la città.

Giuseppe ha accettato la sfida ed ha creato la “UnusualPlanet”, ovvero un progetto che mette a disposizione degli utenti la possibilità di creare una sorta di percorso alternativo in confronto a quello che viene tradizionalmente proposto dalle varie guide turistiche.

Chi usa quest’app potrà contare sull’aiuto di un supereroe che indicherà l’itinerario più strano e curioso, che consentirà anche di visitare dei luoghi praticamente sconosciuti ai più, ma non per questo meno interessanti, dato che si passerà di fianco a birrerie artigianali così come locali tipici della zona, ma non molto reclamizzati.

Chi ha invece una gran confidenza con una città, potrà realizzare un vero e proprio profilo da supereroe e guidare gli utenti lungo i propri itinerari.

Insomma, una vittoria a tutto campo per l’undicenne parmense, che ha ricevuto il premio come miglior talento dalla giuria di Edison Open 4Expo.

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22 giugno 2015

Miti da PC. Sfatiamo tutti i miti. (Parte 2)

 

Miti da sfatare

Eccoci alla seconda parte dei Miti da PC sfatati.

Gli aggiornamenti distruggono il PC…la Microsoft ha creato qualche guaio in passato ed è vero, ma non tutti gli aggiornamenti per Windows sono mirati a distruggere l’equilibrio del nostro sistema. Non è possibile garantire che ogni Patch ed Hotfix sia designato appositamente per il nostro Computer, perché ci sono centinaia e centinaia di configurazioni diverse in tutto il mondo, sia vecchie che nuove. In breve: gli aggiornamenti non sono fatti per costringerci a chiamare un tecnico, ma gli incidenti possono sempre capitare!

Internet Explorer è da buttare senza pensarci…per quanto in effetti sia stato messo in pensione dalla Microsoft per sfuggire appunto alla sua brutta fama, IE non è poi così brutto come lo si dipinge. Ma è vero che le precedenti versioni di questo Browser erano veramente infami, se non addirittura impossibili da sopportare per alcuni utenti. Anche se ha la modalità Sandbox e Multi-Process, cosa che Firefox ancora non ha da molti anni, Internet Explorer s’è visto superato alla grande nel frattempo che ha cercato di sistemare le sue falle sulla velocità. Sta bene appuntare però che questo Browser è attualmente quello più indicato per non farci consumare prestazioni, batterie e memoria in maniera assurda come fanno Opera, Chrome e Firefox. Punto finale: non è per dire che dobbiamo tornare ad IE, ma non è così tragico come si dice.

Deframmentare con programmi costosi e in maniera manuale è il modo migliore di tener cura del disco…questo è un “sì e no”. MyDefrag ad esempio è l’esempio più eclatante che non serve un programma di deframmentazione a pagamento per fare un buon lavoro, anche se bisogna procacciare buoni Script per mandare avanti per bene il sistema. Generalmente poi Windows (da una certa edizione in poi e soprattutto con 8) tiene cura del disco perfettamente da solo, e ci sono programmi personalizzati che s’interfacciano proprio con questa modalità di manutenzione. Insomma, non bisogna necessariamente spendere tanto denaro per deframmentare il disco e non dobbiamo deframmentare ad ogni installazione il tutto. Perfino Steam ha una funzione integrata per non frammentare troppo i giochi installati.

 

 

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21 giugno 2015

Facebook Moments, i garanti della privacy europei dicono no

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Una delle ultime trovate di Facebook, ovvero l’app denominata “Moments” non ha fatto particolarmente breccia tra i garanti della privacy del Vecchio Continente.

Infatti, una delle principali novità del celebre social network, ha la particolare caratteristica di essere in grado di riconoscere la faccia degli amici all’interno delle foto e consente di effettuare la sincronizzazione delle gallerie tra i vari utenti.

Quindi, nessun esordio europeo, almeno per il momento, per Facebook Moments.

L’applicazione, infatti, fa della geolocalizzazione e del riconoscimento facciale due punti di forza, ma ovviamente è necessario avere un account sul celebre social network, almeno per iniziare a condividere le foto in diretta.

Le immagini che gil utenti inseriscono all’interno dell’applicazioni possono essere viste solamente da chi c’era in quel determinato momento o evento, non a tutti gli altri utenti come si verifica di solito su Facebook.

Ovviamente, si tratta di un’applicazione che risulta essere decisamente utile negli eventi importanti e che coinvolgono un gran numero di persone, come ad esempio i matrimoni o le feste, visto che con Moments le foto vengono condivise solo con gli utenti che erano presenti nelle stesse immagini, proprio grazie al riconoscimento facciale ed alla sincronizzazione delle gallerie.

Nonostante le immagini non vengano memorizzate sui server di Facebook, i garanti della privacy del Vecchio Continente non sono ancora soddisfatti, visto che richiedono un’ulteriore modifica: si tratta del consenso esplicito degli utenti al riconoscimento dei volti, ma fino ad ora, come è stato confermato anche dalle alte sfere di Facebook, si tratta di un’opzione che manca.

Quindi, il lancio in Europa è stato solamente ritardato.

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Kindle Paperwhite, da Amazon il via ai pre ordini della terza generazione

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Amazon sta lavorando tantissime per proporre un gran numero di novità durante questa estate: tra le altre, appena lanciate, troviamo sicuramente il nuovo Kindle Paperwhite.

Si tratta della terza generazione del dispositivo che si caratterizza soprattutto per via della presenza di un innovativo e migliorato engine di impaginazione, oltre alla proposta del carattere Bookerly, che offre agli utenti la possibilità di iniziare la lettura con maggiore semplicità, con testi di ogni dimensione.

Scendendo un po’ nei particolari, il nuovo Kindle Paperwhite si caratterizza per avere un display da 6 pollici, esattamente come la seconda generazione, però con una risoluzione maggiore, visto che si passa da 212 a 300 ppi.

In questo senso, è da rimarcare ovviamente una migliore qualità di lettura del testo, visto che permetterà di affaticare molto meno la vista, anche grazie alla possibilità di riduzione della dimensione dei caratteri.

La risoluzione più alta, però, non ha impedito al tempo stesso di conservare degli ottimi livelli di batteria, visto che l’autonomia si mantiene di qualche settimana.

Un occhio particolare verso l’esclusivo font Bookerly, che è stato realizzato proprio con l’intento di consentire la lettura su schermi digitali: si caratterizza per avere un tratto decisamente più leggero ed anche meno intenso, che riportano di più verso i caratteri dei giornali della carta stampata.

Le pre-ordinazioni del nuovo Kindle Paperwhite sono già state avviate: il costo è pari a 129,99 euro e le spedizioni avranno il via a libera a partire dal prossimo 30 giugno.

Al fianco della terza generazione del Paperwhite, Amazon ha voluto annunciare anche il Kindle Vojage, che dovrebbe costituire l’e-reader più bello mai arrivato in Italia.

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Tutti i trucchi per velocizzare menu Start di Windows 10

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Chi dispone l’Insider Preview di Windows 10 sa bene come i miglioramenti rispetto alla precedente versione siano stati numerosi, in particolar modo dal punto di vista della progettazione.

Se proprio bisogna trovare un difetto, però, è sicuramente relativo al tempo che ci vuole per la sua apertura.

Se anche voi doveste riscontrare eccessiva lentezza nell’apertura del menu Start di Windows 10, ecco qualche suggerimento utile per poterlo velocizzare.

Un primo consiglio per velocizzare menu Start di Windows 10 è sicuramente quello di provvedere alla disattivazione dei suggerimenti che si riferiscono a diversi contenuti che si possono scaricare all’interno del negozio online del colosso di Redmond.

Per disattivare i suggerimenti è sufficiente cliccare con il tasto destro sulla barra delle app e poi scegliere “Proprietà”, poi selezionare “Menu Start” e rimuovere il visto dalla casella di “Occasionally show app and content suggestions in the Start Menu”, terminando il procedimento con un click su “Ok”.

Un altro consiglio per velocizzare menu Start di Windows 10 è sicuramente quello di provvedere alla disattivazione delle animazioni. Anche in questo caso, il procedimento è davvero semplice, visto che è sufficiente recarsi sul menu Start, ricercare la parola “Sistema” sulla barra delle app e poi fare un click su “Sistema – Pannello di controllo”; a questo punto, basta scegliere “Impostazioni di sistema avanzate”, “Avanzate”, e fare un click su “Prestazioni”, per poi rimuovere il visto su “Anima le finestre quando vengono ingrandite o ridotte ad icona” e terminare con “Ok”.

Un altro sistema per velocizzare menu Start di Windows 10 è quello di disattivare le trasparenze: bisogna recarsi su “Personalizza” con un click con il tasto destro del mouse sul desktop, per poi scegliere “Colori” e selezionare l’opzione “Disattiva” su “Rendere trasparente menu Start”.

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Apps di sistema iOS: come “rimuoverle”.

 

Apple ios

Diciamoci la verità: avere i classici programmi di default dell’Apple sul nostro smartphone non è esattamente la più grande gioia della nostra vita. Alcuni di loro possono essere sostituiti con apps che svolgono un lavoro molto migliore! Sfortunatamente però, l’Apple non permette di disinstallare i loro programmi. Potete farlo solamente se il vostro iPhone ha un Jailbreak. Vediamo perciò qualche alternativa.

 

Create una cartella apposita…se vi da fastidio vedere quei programmi, potete almeno nasconderli in una cartella apposita. Per creare una cartella trascinate l’icona d’una App sull’altra e verrà creato un piccolo luogo he unisce entrambi i programmi. Trascinate anche le altre apps in quella cartella e in pochi secondi avrete almeno levato di mezzo quelle pestifere Apps. Potete usare questo metodo anche per fare un po’ d’ordine e sistemare così giochi, programmi, ect…tutti nella loro cartella separata! Ufficialmente potete  ficcarci dentro fino a 135 Apps.

Nelle ultime versioni potete mettere un po’ di tutto in queste cartelle.

Ricordatevi che questo nasconde solo i programmi, non li cancella! Perciò dovete nel caso disabilitare tutte le loro funzioni automatiche in background, che potete trovare nelle impostazioni.

Usate il bug per infilare altre cartelle nella cartella…di regola l’iOS non permette di creare altre cartelle all’interno di altre cartelle, ma c’è attualmente un difetto di programmazione che ci permette di farlo. Per prima cosa create una cartella.  Quindi create un’altra cartella con un altro paio di Apps (nota: entrambe le cartelle devono essere nella stessa schermata). Senza perder tempo acchiappate quella creata prima continuando a tener premuto il dito e passatela sull’altra cartella. Se tutto sarà fatto correttamente, quando iOS farà l’effetto Zoom per entrare nella cartella, starete ancora trascinando l’altra. Lasciate andare il dito e questa verrà piazzata senza alcun problema.

 

Questo difetto ci permette di nascondere varie cartelle dove vogliamo, visto che non tutti sanno che è possibile fare ciò. Non esagerate a creare enormi percorsi e labirinti di cartelle però!

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20 giugno 2015

Wireless libero. Scopriamo i pericoli.

 

Wifi gratis

Per più motivi, possiamo trovarci in un luogo con la Wifi libera. Può essere in biblioteca, in hotel o semplicemente ai giardini pubblici. Le Wifi libere possono essere carine per navigare senza pagare una tariffa dati, ma mettono a rischio la nostra sicurezza. Questo perché in queste connessioni c’è il rischio di venire spiati.

Nelle connessioni libere c’è il rischio che qualsiasi utente si permetta di fare dello “Snooping” ovvero osservare i siti che visitiamo e cosa probabilmente stiamo digitando per navigare in quel sito. Una faccenda che può comportare anche rischi gravi per i dati più sensibili. C’è qualcosa che possiamo fare per evitare questa faccenda?

Connessioni HTTPS…prima di tutto, se state usando la connessione sicura per i siti che visitate, siete già coperti. Visitare siti con la connessione sicura vi da una certa protezione in più, perciò forzate le connessioni sicure dove potete.

Utilizzate un Proxy. Potete provare con quelli semplici, che partono da un qualsiasi sito web, o potete usare qualcosa di serio come Tunnelbear che però ha un abbonamento che si fa pagare. Questo vi garantisce una completa copertura perché state usando un’altra connessione che fa da “sponda” alla vostra, facendo apparire la connessione come proveniente addirittura da un altro stato. In questo modo i vostri dati non vengono prelevati con lo Snooping.

Usate una seconda connessione. Il modo più facile di farlo è con lo smartphone, attivando la funzione di Hotspot Wifi. Quel che dovete fare è usare un primo dispositivo che condivida la connessione principale (Wifi libera) esclusivamente per voi. Visto che state usando la connessione condivisa del primo dispositivo, chi ne osserva il traffico non noterà nulla: il primo PC o Smartphone non sta infatti navigando. Ovviamente è consigliato che la connessione condivisa sia almeno protetta da una password per evitare che altri vi rubino la connessione!

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Scaricare video da Facebook usando Tubemate

Avete appena visto un bel video su Facebook e state pensando di scaricarlo sul proprio dispositivo Android, così da poterlo rivedere senza dover necessariamente utilizzare la connessione dati? Esistono diversi sistemi per poter effettuare il download da Facebook per Android senza dover necessariamente ricorrere a sistemi e procedure troppo complicate, basta solo trovare la giusta app e mettere in atto la procedura dettagliata indicata qui di seguito.

In un altro articolo abbiamo già visto come scaricare filmati da Youtube senza complicazioni e ricorrendo ad una semplice app: Tubemate. Quest’oggi, possiamo asserire che la medesima app Android, aggiornata ed attuale, si rivela un ottimo video downloader per Facebook, DailyMotion, Vimeo, Metacafe e molte altre piattaforme. Dunque, diamoci dentro con Tubemate!

Installiamo Tubemate per scaricare video Facebook gratis

19--06-2015_234817L’App  è davvero semplice da far funzionare. Basta visualizzare il video, premere il tasto freccetta, e parte il download. Il problema è invece scaricare ed installare Tubemate. Essendo infatti un tool che, per certi versi, aiuta ad…infrangere le regole (non è infatti consentito scaricare da alcune piattaforme, in maniera diretta, come Youtube) Tubemate è assente dal Play Store e può essere scaricato solo dal sito ufficiale o dai suoi partner. (vds link in basso).

Dopo aver effettuato il download del file apk si potrà installare soltanto consentendo manualmente sul dispositivo l’installazione da fonti sconosciute.

Il sito di riferimento è Tubemate.net che propone un elenco di siti sicuri sui quali scaricare l’app.

Come usare Tubemate per il download dei video

Facile, pratico, elementare: un menù a sinistra ci consente di scegliere da quale piattaforma scaricare (Youtube, DailyMotion, YouKu ecc), poi basterà premere la freccia verde che comparirà, in alto, durante la riproduzione dei video.

Al termine, è necessario selezionare quale qualità video di vuole scaricare, ovvero se si intende semplicemente effettuare il download del file mp3, procedura consentita dalla stessa app.

 

Il download dei video Facebook, da dispositivo, è legale?

Seppur vietato dalle policy delle sopracitate piattaforme, scaricando video per uso privato non è reato. Tuttavia, dovete utilizzare dei tool come Tubemate, non riconosciuti dagli store ufficiali. Ora avete a disposizione, sul vostro device, il video da far vedere agli amici senza consumare la connessione, o da condividere su WhatsApp!

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19 giugno 2015

Mania da Social Network. Strumenti utili.

Social Network, che mania i social network! E’ possibile connettersi a Facebook, Google+ ,  Twitter e LinkedIn…ma mai tutti in un solo ecosistema. E’ un gran problema perché chi è proprio concentrato sul mandare messaggi su tutti questi siti spesso si ritrova a consumare risorse e tempo nel frequentare il tutto. Ecco qualche piccola soluzione che possiamo utilizzare per tenere d’occhio tutti i social!

 

Nota: Anche se definiti programmi, è probabile che alcuni di loro siano Web-Apps, ovvero programmi che funzionano all’interno d’una pagina web e non nel nostro PC per sé.

Alternion…è letteralmente “tutti i social network in un solo luogo”. Permette di connettersi con più di 220 reti e social network e come tale è un ottimo e perfetto programma per vedere tutte le ultime novità. Non solo: permette anche di controllare mail su siti come Hotmail e Yahoo e di controllare le ultime foto uplodate tramite Picasa o Flickr. Una vera bomba! (http://ift.tt/mh0yiz )

Buffer…è una soluzione più “professionale”, più business. Con questo programmino possiamo infatti controllare la nostra cadenza dei messaggi sui vari Social network che frequentiamo. Questo può essere utile per controllare se siamo troppo ossessivi o se vogliamo tenere una piccola programmazione sui contenuti che vogliamo pubblicare sul Social. (https://buffer.com/ )

HootSuite…è un programmino che non solo ci permette di avere più social network in una sola pagina, ma anche di controllare ed analizzare quanta gente sta leggendo il post, quanta gente ha deciso di mettere il mi piace e in che rateo di tempo…è diciamo un più utile per chi vuole analizzare le abitudini di chi segue la pagina.  (https://hootsuite.com/ )

Pixable…è per chi vuole far diventare il social network un piccolo album fotografico. Non è utile per Instagram certamente, ma per siti come Facebook o Google+ può essere carino, soprattutto se visitiamo questi social solo per le immagini! (http://www.pixable.com/ )

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Miti da PC. Sfatiamo tutti i miti. (Parte 1)

Sono presenti da anni, ma non tutti sono veri. Corrono sempre voci su misteriosi avvenimenti che possono accadere mentre stiamo usando il nostro PC, o pratiche particolarmente vantaggiose per aumentare le prestazioni spendendo una certa cifra. Sfatiamo qualche mito comune dell’informatica con quest’argomento!

C’è un Hacker dietro uno schermo ogni volta che il mio PC viene violato…no, attualmente è falso. Se il nostro PC viene, per così dire, “bucato”…non c’è una persona vera che se ne sta occupando. E’ al 90% sempre il lavoro d’un programma automatizzato o d’un PC infetto che fa parte d’una Botnet, un insieme di PC infettati o riprogrammati apposta per cercare buchi di sicurezza, sfruttarli, e poi mandare i risultati alla persona finale. La presenza d’un Hacker vero e proprio, di persona, avviene quando ci sono vittime gigantesche come grandi compagnie (ad esempio Sony) o server/siti governativi.

Ci sono siti di programmi gratuiti che sono puliti…purtroppo questa è la dura realtà: quasi più nessun sito di programmi gratis è davvero pulito, a meno che non sia un sito amatoriale. E anche se lo fosse, quasi tutti i programmi d’installazione di qualsiasi Freeware è contaminato da programmi pubblicitari invasivi. Non veniamo qui a citare quali sono i siti colpevoli, ma ne sono davvero tanti. E’ pressoché impossibile trovare un sito che non contenga installer personalizzati (con toolbars e strumenti non voluti) o vari tipi di pubblicità invasiva.

Spegni il PC se sei assente per più di tot ore…a volte lo si dice di più per non provocare un piccolo guaio nelle bollette, ma altri dicono che è necessario per non far invecchiare troppo in fretta il computer. Da una parte è vero, ma è possibile mettere il PC in sospensione in modo che il consumo sia completamente minimo. L’avvio è estremamente più rapido, minime risorse vengono sfruttate per lo scopo…da qualche anno è effettivamente diventata innecessaria l’operazione “arresto / avvio “ di ogni PC, ma per dato di fatto almeno ogni paio di giorni è bene riavviare il tutto.

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17 giugno 2015

Gli usi alternativi per la fotocamera. Lo smartphone tuttofare.

La fotocamera del nostro cellulare viene chiamata appunto così perché è capace di fare foto digitali. Ovviamente è un accessorio diventato ormai indispensabile per ogni occasione, ma se vogliamo più volte considerare gli altri utilizzi che può fare, rimaniamo piuttosto indecisi sugli usi alternativi. Ecco cosa possiamo fare con la nostra fotocamera:

Controlliamo i prezzi online…esistono alcuni programmi capaci di questa funzione, ma naturalmente quello più famoso da citare è l’App di Amazon. Questo programma ci permette di controllare attraverso i codici a barre fotografati i prezzi online dei prodotti che hanno nel loro sito, per confrontare i prezzi.

Traduciamo testo ed immagini…Google Traduttore è certamente quello più famoso da citare in queste occasioni, soprattutto per le funzioni avanzate che ha per tradurre anche le immagini che contengono testo, come cartelli e fogli informativi.

Realtà aumentata…ovvero “RA”. E’ un po’ una mania, ma alcuni programmi come il catalogo IKEA ci permette di vedere il mobile che vogliamo comprare piazzato nella nostra stanza, così da vedere come in effetti può apparire nella stanza. Utile e curioso da vedere.

Ricerca online…alcuni programmi ci permettono di ricercare online le immagini che fotografiamo. Google Goggles è esattamente designato per questo scopo, così da aprire direttamente google immagini e permetterci di vedere i risultati immediatamente.

Scannerizzare documenti…di nuovo possiamo citare Google Drive per questo scopo, ma possiamo usare anche Evernote senza attualmente usare uno scanner, permettendoci così di godere d’una fotocamera capace di sviluppare documenti.

Videocamera di sicurezza…grazie ad IP Webcam o Securet Spycam è possibile sfruttare il nostro cellulare come videocamera nascosta, che sfrutti sia il Wifi che altri metodi di comunicazione. Avete bisogno d’un po’ di sicurezza in più? Sfruttate temporaneamente il vostro cellulare o un vecchio cellulare .

Codici QR…e non dimentichiamo che possiamo scannerizzare i codici QR, anche se poco utili. Airdroid però ad esempio lo usa come sostituto alle password.

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16 giugno 2015

Which Phone: lo strumento di Google per scegliere lo smartphone Android più adatto a voi

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Volete cambiare lo smartphone, ma non sapete quale acquistare perché parole come CPU, RAM e Megapixel vi sono ancora sconosciute? O magari l’infinita offerta di nuovi modelli vi confonde  e non sapete cosa scegliere? Tranquilli, Google ha deciso di correre in nostro soccorso. Il produttore di Android, infatti, ha appena lanciato il servizio Which Phone, che ci permette di scoprire quale smartphone sia il più adatto alle nostre esigenze.

Come usare Which Phone per selezionare lo smartphone Android

Con Which Phone, basterà rispondere a tre semplici domande per sapere quale modello fa per noi.

Verrà chiesto quale sia l’uso principale che si vuole fare del nuovo smartphone: si può scegliere, ad esempio, tra “fare foto”, “gaming”, “vedere video” oppure “social media”, (i parametri, in totale, sono dieci), dopodiché Which Phone indaga sull’intensità di utilizzo dello smartphone e propone ulteriori parametri da scegliere, che varieranno a seconda delle scelte fatte in precedenza.

Per il momento, il sito è disponibile solo in inglese e per il mercato americano, ma la quasi totalità dei prodotti viene venduta anche nel mercato italiano e la semplicità del linguaggio, unita alla chiarezza della grafica, fa sì che chiunque possa utilizzare Which Phone per avere un consiglio.

Una volta scelti i tre parametri principali, infatti, basterà cliccare su “Show Phones” e  poi su “Choose Later”, per visualizzare gli smartphone più adatti a noi secondo Google. E non solo, sarà anche possbile filtrare ulteriormente gli smartphone, a seconda della data di rilascio, del prezzo o delle dimensioni.
Insomma, ancora una volta, Google si impegna per rendere la vita degli utenti Android più semplice.

Link | http://ift.tt/1dzZaot

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Come limitare danni allo smartphone in caso di smarrimento.

A volte si tratta di fare un viaggio, o di ritrovarsi in una situazione in cui non si ha con sicurezza lo Smartphone in un luogo dove non può essere perso o rubato. Queste sono dunque le precauzioni che possiamo consigliarvi per poter godere d’una migliore sicurezza nel caso di furto o smarrimento.

Usate un blocco schermo con il PIN…adatto come prima difesa se non avete qualche App migliore sotto mano. Impostate un numero che non sia diretto a voi (ergo data di nascita ect) e avete già un po’ di sicurezza.

Lasciate un messaggio nel blocco schermo…in alcuni cellulari è possibile lasciare un messaggio come consiglio per ricordare la password o per far notare chi è l’effettivo proprietario dello Smartphone.

Criptate tutto…sia con un app esterno o on una funzione integrata nel vostro Smartphone. Specialmente quando avete dati sensibili memorizzati. Così almeno non si riuscirà ad accedere tanto facilmente ai vostri dati. Gli Smartphone Apple hanno già qualche contromisura dall’inizio, non permettendo immediatamente l’accesso ai dati.

Usate dei Backup automatici…sia Google+ che Dropbox hanno ad esempio funzioni per copiare foto all’interno del loro cloud attraverso sia la connessione dati del cellulare o semplicemente il Wifi. Già di per sé Google permette di sincronizzare molti dai dati disponibili nei loro programmi se li usate abitualmente. Naturalmente per cellulari come gli iPhone, già gran parte dei dati sono sotto sicurezza o portati su iCloud, specialmente per cellulari non Jailbreakeati.

Attivate il blocco remoto o il Wipe remoto….potete usare qualche App come Plan B (per versioni di Android vecchie) o Avast Mobile Security. Quest’ultimo permette di vedere dov’è il cellulare e bloccarlo, oltre che ripulirlo completamente. Google permette di fare una cosa simile, ma non è niente di speciale per il momento.

Riconoscimento dell’impronta…da alcuni odiata, ma in effetti molto efficace per tenere il cellulare bloccato in caso di furto o smarrimento. Se il vostro cellulare ha tale funzione, sfruttatelo.

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15 giugno 2015

Twitter, da luglio sarà rimosso il limite di 140 caratteri

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La tanto attesa modifica da parte di Twitter riguardante il limite massimo di caratteri per post sta ormai per arrivare.

Uno dei cambiamenti più attesi da parte di tutti gli utenti che utilizzano il famoso social network non comprenderà solo ed esclusivamente i cinguettii, ma anche tutti i vari messaggi che sono stati introdotti da qualche tempo a questa parte, sopratutto tramite le chat di gruppo, nonché l’invio di messaggi di testo anche ad utenti che non sono tra i “seguaci”.

Quindi, dal prossimo mese di luglio, Twitter garantirà agli utenti la possibilità di spedire dei messaggi privati con una lunghezza che finalmente non sarà più vincolata ad alcun limite, oltre quindi i soliti 140 caratteri.

Twitter sta facendo un grande sforzo per garantire un miglioramento dei messaggi, ma sembra anche che non sia finita qui, dal momento che ci sono altre novità che aspettano di essere scoperte.

Durante le prossime settimane, come anche confermato da Sachin Agarwal di Twitter, pare proprio che verranno lanciate altre funzionalità: una sorta di diffusione di contenuti suddivisa nel tempo, proprio con l’intento di garantire agli sviluppatori un tempo che sia sufficiente per adeguare le applicazioni ad un formato evidentemente più lungo.

Ultimamente, il famoso social network sta lavorando per mettere a disposizione degli utenti degli strumenti che siano maggiormente adeguati alla possibilità di condividere dei testi più lunghi all’interno dei propri tweet, senza però andare ad incidere sulla natura stessa di Twitter, che sui messaggi brevi ha puntato fin dall’inizio.

Interessante anche l’estensione della compatibilità dei tweet con vari contenuti, tra cui file audio e filmati, che non verranno mostrati sotto forma di link, ma direttamente embeddati.

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Eliminare dati con sicurezza in OSX. La magia Apple.

Come già ben sappiamo, avere un iMac significa affidarsi alla sicurezza, in più modi: evitando virus d’ogni tipo e anche intrusioni. Ma cosa significa quando dobbiamo difendere i nostri dati? Molto. Il sistema OS X che abbiamo ci permette infatti non solo di criptare tutto il nostro HDD con filevault, ma di applicare diverse contromisure per evitare che i nostri dati vengano violati in qualsiasi modo.

Fra i modi che possiamo sfruttare, ci sono naturalmente le opzioni avanzate per ogni tipo di funzione che il nostro sistema operativo Apple offre. Il tasto Opzione infatti fa miracoli quando vogliamo trovare qualcosa di più nelle normalissime cose che facciamo ogni giorno. Ad esempio se clicchiamo sul simbolo del sonoro tenendo premuto il tasto Opzione, è possibile cambiare il tipo di sonoro in entrata ed il tipo di sonoro in uscita.

Stessa cosa può essere fatta per una grande quantità di programmi che possiamo usare nel Dock, ad esempio Safari può essere aperto direttamente in modalità privata o incognito sfruttando quest’utile scorciatoia.

In che modo l’opzione entra in utilità con i nostri dati? Semplice: è possibile infatti cancellare in modo sicuro i nostri dati direttamente dal cestino. Come ben sapete, gli HDD non eliminano i dati quando svuotiamo il cestino, ma segna quella parte del disco come “non importante” e ci riscrive sopra non appena c’è qualche dato da elaborare. I dati sono perciò recuperabili e può essere pericoloso per la nostra Privacy! L’Apple ha già pensato però a come facilitarci la vita: basta tener premuto il tasto opzione quando vogliamo svuotare il cestino e ci sarà data l’opzione di fare una “pulizia sicura” dei dati. Ci metterà di più, ma tutti i nostri dati saranno rimossi in sicurezza.

Perciò non usate programmi che vi promettono d’eliminare i vostri dati in modo sicuro: usate questa funzione integrata in OSX. E’ veloce, è sicuro, e non c’è bisogno di nessun programma aggiuntivo per farlo!

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Disegno tecnico, ecco i migliori programmi da usare gratuitamente

 

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Gli esperti piuttosto frequentemente hanno la necessità di avere a disposizione dei programmi per disegno tecnico che diano delle garanzie di efficacia notevoli.

Senza ombra di dubbio, una delle principali caratteristiche di tali programmi è quella di garantire un valido aiuto per quanto concerne le attività professionali di architettura e ingegneria.

Ovviamente, il programma per disegno tecnico più conosciuto e diffuso corrisponde ad AutoCAD: il principale “difetto” è quello di avere un prezzo che non tutti possono sopportare.

Ecco spiegato il motivo per cui si può andare alla ricerca di programmi per disegno tecnico che non comportino un tale esborso o, ancora meglio, siano del tutto gratuiti.

Tra le più interessanti alternative ad AutoCad che si possano scaricare gratuitamente troviamo SketchUp.

Si tratta di un programma di modellazione tridimensionale particolarmente diffuso, che si può sfruttare anche in italiano e pure per Mac.

Grazie a SketchUp gli utenti hanno la possibilità di realizzare dei progetti tecnici particolarmente precisi, anche per via della presenza di un ampio database di contenuti, così ricco grazie agli apporti costanti di altri professionisti del settore.

Un altro programma per disegno tecnico che si può scaricare gratuitamente è FreeCAD: ottimo sotto tutti i punti di vista, anche se presenta un carattere molto più tecnico rispetto a SketchUp, al punto tale da considerarsi alla stregua di tanti altri programmi CAD a pagamento.

Il grande successo di FreeCAD deriva dal fatto che la grande mole di contenuti presente è stata apportata pian piano grazie al contributo di ingegneri e tanti altri professionisti del settore. Inoltre, funziona pure con Ubuntu.

Tra gli altri programmi per disegno tecnico gratuiti troviamo QCAD, che si dimostra un software che fa della semplicità d’uso la sua caratteristica principale.

Un buon risultato si può ottenere anche con NanoCAD, che consente agli utenti di effettuare pure il salvataggio dei progetti tecnici in formato DWG, ma anche con Envisoneer Express, che consente di progettare in 2D o 3D delle abitazioni, oltre ad avere un’interfaccia particolarmente intuitiva.

Infine, tra i migliori programmi per disegno tecnico gratuiti troviamo anche LibreCAD, anche in questo caso estremamente facile da utilizzare e adeguato in modo particolare agli utenti meno esperti, così come DraftSight, che si rivolge esclusivamente alla progettazione bidimensionale, adatto anche agli studenti.

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