6 settembre 2007

VirtualBox 1.5: più OS, un solo desktop


VirtualBox, uno dei pochi software di virtualizzazione commerciali per Windows e Linux di cui sia disponibile il codice sorgente.

L'ultima release, la 1.5.0, implementa per la prima volta una funzionalità chiamata seamless windows simile alla Coherence di Parallels o alla Unity di VMware: attivabile dall'utente per mezzo di una semplice combinazione di tasti, permette di far girare le applicazioni Windows fianco a fianco con quelle Linux.

Ciò si deve al fatto che VirtualBox è in grado di nascondere, all'interno delle macchine virtuali, il desktop di Windows, "isolando" in questo modo la finestra dell'applicazione d'interesse e permettendo all'utente di disporla sul desktop di Linux. Per il momento questa caratteristica funziona soltanto quando Windows gira come guest. (Fonte: Punto-Informatico)

Tra le altre novità salienti di VirtualBox 1.5.0 c'è il supporto alle versioni x64 di Windows (modalità host), la virtualizzazione delle porte seriali, e la possibilità di effettuare il boot dei guest da remoto attraverso la specifica PXE 2.1 di Intel. Questa release contiene poi diversi bug fix e numerose migliorie alle funzionalità esistenti.

InooTek ha rilasciato il codice sorgente di VirtualBox all'inizio dell'anno, ma le versioni binarie, seppure gratuite, sono coperte da una licenza proprietaria che ne restringe l'utilizzo per fini non commerciali.

VMware non sta a guardare

All'inizio di agosto VMware ha invece introdotto il suo tanto anticipato Fusion, prima soluzione di virtualizzazione per Mac sviluppata dalla celebre società di Palo Alto. Destinato a rivaleggiare testa a testa con Parallels Desktop, VMware Fusion consente agli utenti Mac di far girare contemporaneamente sul proprio computer Mac OS X, Windows, Linux e altri sistemi operativi. Le principali funzionalità di Fusion sono descritte in questa pagina.

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