31 gennaio 2014

Apple eliminerà l’iPhone 5C?




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Durante l’ultima conference call tenuta da Apple l’azienda ha avuto modo di ribadire i risultati fiscali del Q1 2014 ma non ha lasciato intendere alcunché in merito al divario tra l’iPhone 5C e l’iPhone 5S.


È tuttavia abbastanza facile ipotizzare che il prezzo tutt’altro che concorrenziale del melafonino in plastica abbia portato la stragrande maggioranza degli utenti a scegliere il modello, per così dire, top di gamma.



Sulla base di tali ipotesi gli analisti più quotati hanno cominciato a scommettere in merito al destino dell’iPhone 5C. A detta di molti il modello di iPhone con scocca in plastica sarà “ucciso” da Apple in occasione del lancio dell’iPhone 6.


L’iPhone 5C è infatti andato a collocarsi sul settore dell’high-end e con soli 100 euro di differenza dalla versione top di gamma gli utenti hanno quindi preferito investire poco di più per ricevere in cambio il massimo della qualità.





Basandosi su tale esperienza Peter Misek di Jefferies ritiene dunque che sia il caso di non ripetere l’esperimento con un ipotetico iPhone 6C.



Mi aspetterei la cancellazione del prodotto dopo iPhone 6. I tagli di prezzo non sono nello stile di Apple. Costruisce prodotti mettendoci passione e determina il prezzo in base a questo.



Apple, a detta dell’analista, potrebbe quindi optare per la cancellazione in sordina del prodotto.


Per rendere un ipotetico iPhone 6C interessante agli occhi dei più Apple dovrebbe infatti prendere in considerazione l’idea di abbassarne il prezzo, cosa che molto difficilmente si realizzerà.


Il settore low-cost del mercato smartphone sembra dunque esser destinato ad essere popolato solo e soltanto, almeno per il momento, dai dispositivi basati sulla piattaforma mobile Android.





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Come aprire le porte di uTorrent




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Se dopo aver installato uTorrent sul computer provando a scaricare i file desiderati c’è qualcosa che non va molto probabilmente è necessario aprire le porte.


Per poter scaricare i file desiderati alla massima velocità è infatti necessario aprire le porte di uTorrent in modo tale che il firewall del router non ostacoli il funzionamento del software.



Aprire le porte di uTorrent è un’operazione abbastanza semplice e che può essere effettuata nel giro di pochi minuti.


Per poter aprire le porte di uTorrent la prima cosa che risulta necessario fare consiste nello scoprire qual è la porta che il programma sfrutta per connettersi alla rete.





Su Windows per effettuare l’operazione in questione basta avviare uTorrent sul proprio computer, cliccare sull’icona dell’ingranaggio posta in alto a destra e selezionare la voce Connessine dalla barra laterale sinistra nella finestra che si apre. La porta utilizzata da uTorrent per connettersi ad internet è quella indicata nel campo Porta usata per le connessioni in entrata.


Su Mac è possibile scoprire il numero della porta da aprire nel router avviando uTorrent e selezionando la voce Preferences dal menu uTorrent. Nella finestra che si apre basterà selezionare la scheda Network e prendere nota del numero presente nel campo Incoming TCP port:.


Fatto ciò si dovrà avviare il browser ed accedere al pannello di controllo del proprio router digitando nella barra degli indirizzi l’apposita stringa ed inserendo poi nome utente e password (solitamente è possibile reperire l’indirizzo per accedere al pannello di controllo del router, il nome utente e la password guardando sull’etichetta posta sotto il router o nel manuale d’uso dello stesso).


Una volta effettuato l’accesso al pannello di configurazione del router dovrà essere individuata la sezione dedicata alla configurazione delle porte. Nella pagina che si apre dovrà essere selezionata l’opzione relativa alla creazione di un virtual server e dovrà essere compilato il modulo proposto digitando il numero della porta di uTorrent nei campi destinati alla porta pubblica ed a quella locale.


Infine basterà confermare il tutto per completare l’operazione, per applicare le modifiche al router e per aprire le porte di uTorrent.





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30 gennaio 2014

LG G2, ecco il miglior smartphone del 2013




LG G2 best phone LG G2, ecco il miglior smartphone del 2013


Il migliore dispositivo mobile dello scorso anno? E’ l’LG G2, che si è appena aggiudicato il popolare titolo Best Phone 2013, che è stato assegnato da parte del mensile Cellulare Magazine, una delle più importanti riviste nel mondo della telefonia mobile, da più di sedici anni la pubblicazioni italiana di maggior caratura.


Dopo i tantissimi apprezzamenti e riconoscimenti che aveva già portato a casa fin dal primo momento in cui è stato lanciato sul mercato, questo dispositivo mobile flagship di LG è sempre stato al centro dell’attenzione.





Tra i vari dispositivi mobili che sono stati presenti nel corso del 2013, LG G2 ha ricevuto il premio come miglior smartphone 2013 proprio per merito delle importanti ed innovative soluzioni proposte da questo cellulare, che coniuga un ergonomia di primo livello relativo al design con un’autonomia della batteria estremamente lunga, oltre a delle specifiche tecniche al top della gamma.


Ovviamente il Mobile Communication Group Director del marchio LG, Omar Laruccia, ha voluto rilasciare qualche commento in cui mostra tutto il suo orgoglio per aver ottenuto un riconoscimento di tale portata, che va senz’altro a mettere ancora una volta in evidenza la qualità dei prodotti LG e l’alto target che è stato raggiunto nel campo della telefonia mobile.


Non è l’unico riconoscimento che LG G2 si è portato a casa, visto che si è aggiudicato anche il premio Best Hi-Tech Phone 2013, sempre assegnato da Cellulare Magazine: si tratta di un premio speciale che vuole esaltare il suo splendido display, ma anche l’autonomia (davvero da record) e soluzioni pratiche ed ergonomiche proposte agli utenti.





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Come rimuovere le informazioni personali nascoste che Microsoft Office aggiunge ai documenti




metadati nascosti Microsoft Office Come rimuovere le informazioni personali nascoste che Microsoft Office aggiunge ai documenti


Microsoft Office salva deii metadati nascosti nei documenti Office, compreso quanto tempo si è lavorato su di loro, il nome di tutti coloro che hanno lavorato sul documento, quando esso è stato creato e anche le sue precedenti versioni. Prima di pubblicare documenti Office pubblicamente o inviarli a qualcuno, è consigliabile quindi controllare quali informazioni nascoste essi contengano e togliere i dati sensibili. Questi metadati possono violare la privacy o essere potenzialmente imbarazzanti.



Su Office 2013 o Office 2010, fare clic sul menu File, poi su Info e lo strumento Controlla documento sarà visibile, informando l’utente circa le informazioni potenzialmente sensibili che contiene il documento.


Su Office 2007, fare clic sul pulsante Office sulla barra multifunzione, scegliere Prepara e fare clic su Controlla documento.


Per visualizzare i metadati nascosti nel documento, cliccare il pulsante Verifica documento, fare clic su Controlla documento e scegliere i tipi di metadati che si desidera esaminare. Si possono lasciare tutte le opzioni selezionate per esaminare tutti i tipi di metadati.





Cliccare Controlla e Office esaminerà i metadati del documento. Fare clic sul pulsante Rimuovi tutto accanto a un tipo di metadati per rimuoverli.


Si noti che non sarà possibile recuperare la maggior parte di questi metadati dopo la loro eliminazione. Per questo motivo, Microsoft consiglia di creare una nuova copia del documento (utilizzare la funzione Salva con nome) prima di rimuovere i metadati e pubblicare il documento. Se non si desiderano affatto tutti questi metadati, è possibile semplicemente rimuoverli senza preoccuparsi di conservarne una copia.


Purtroppo, occorre utilizzare lo strumento Controllo documento per rimuovere i dati sensibili da ogni singolo documento prima di pubblicarlo o condividerlo con qualcuno. Non c’è nessun metodo incorporato per rimuovere queste informazioni da più documenti contemporaneamente.


Tuttavia, è possibile far sì che Office rimuova automaticamente i metadati ogni volta che si salva un file. È un’impostazione specifica del documento, non un’impostazione di sistema quindi la si dovrà impostare per ogni documento separatamente


Fare clic sul menu File, fare clic su Opzioni e selezionare la categoria Centro Protezione. Fare clic sul pulsante Impostazioni Centro Protezione e selezionare le Opzioni di Privacy. Attivare l’opzione “Rimuovi le informazioni personali dalle proprietà del file al momento del salvataggio“. Se appare in grigio, cliccare sul pulsante Controlla documento, eseguire il controllo di documento e rimuovere le informazioni personali del documento. Si dovrebbe quindi essere in grado di selezionare la casella di controllo.


Queste informazioni possono essere utili, e alcune di esse anche cruciali per tenere traccia di chi ha lavorato su un documento. Ma quando è il momento di pubblicare il documento, probabilmente è meglio rimuovere questi metadati.





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Guida agli acquisti e consigli per giochi paurosi


giochi paurosi Guida agli acquisti e consigli per giochi paurosi


Alcuni tra i migliori giochi paurosi del momento


La passione per l’horror, si sa, è comune a molti. Che si tratti di film, libri o games, ovviamente, poco importa. L’essenziale, infatti, è provare quel brivido di adrenalina che generalmente si scatena quando ci si trova a tu per tu con un personaggio spaventoso e terrificante.


Per queste e molte altre ragioni, i giochi paurosi vanno senz’altro alla grande, non passano mai di moda e catturano l’attenzione di tanti, ma tanti appassionati di video games.


A tal proposito, abbiamo quest’oggi deciso di redarre il seguente articolo. Nei paragrafi che seguono, infatti, troverete buoni consigli per l’acquisto di giochi paurosi. Pronti per vivere un’avventura assolutamente… da paura? Date un’occhiata a quanto segue!


I giochi paurosi che non potrete non amare


Tra i giochi paurosi che dovreste assolutamente provare, troviamo probabilmente F.E.A.R.


Del resto, chi non è mai rimasto a fissare, tra le pagine delle riviste dedicate, l’immagine piuttosto spaventosa della bambina dai lunghi capelli scuri e lo sguardo spettrale? Guida il tuo agente speciale tra eventi misteriosi e paranormali e aiuta il tuo team nella missione prefissata. Provare per credere: senz’altro tra i migliori giochi paurosi degli ultimi tempi!



Proseguendo, rientrano a pieno titolo tra i più ambiti giochi paurosi anche Dead Space, Silent Hill e Resident Evil.


I giochi paurosi senza dubbio imperdibili


Come premesso nel precedente paragrafo, non potete proprio perdere giochi paurosi del calibro di:


- Dead Space: le avventure di Isaac Clarke che a bordo della sua astronave dovrà combattere creature uniche e fantascientifiche vi terranno molto tempo incollati alla sedia!!!


- Silent Hill: per chi desidera procedere anche con la logica e risolvere quesiti importantissimi ai fini dell’espletamento del gioco! Tra i più importanti giochi paurosi di sempre!


- Resident Evil: non ha bisogno di didascalie, tanta è la sua fama. A farla da padrone, esperimenti di laboratorio talmente pericolosi da essere in grado di trasformare umani e creature viventi in zombie e esseri terrificanti. Lo amerete dal primo istante!



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29 gennaio 2014

OmniSidebar migliora significativamente la barra laterale del browser Firefox


OmniSidebar Firefox OmniSidebar migliora significativamente la barra laterale del browser Firefox


Ora che Opera si è accomunato a Chrome, Firefox è l’unico browser rimasto che offre ai suoi utenti una sidebar. Per impostazione predefinita, in tale barra laterale è possibile visualizzare i segnalibri o la cronologia di navigazione. Molti utenti di Firefox sono probabilmente ignari di tale caratteristica a causa dell’occultamento della barra dei menu da cui è possibile accedervi. Mentre è teoricamente possibile attivare la visualizzazione della barra laterale con le scorciatoie Ctrl-B per la barra laterale dei segnalibri e Ctrl-H per la cronologia, è improbabile che molti utenti scoprano queste funzionalità per caso.



OmniSidebar è una popolare estensione per Firefox che migliora la sidebar del browser in molti modi. È simile a All In One Sidebar, ma molto più facile da usare e snella, fatta eccezione per una caratteristica che vedremo più avanti in questa recensione.


Quando si installa OmniSidebar in Mozilla Firefox, una singola icona viene aggiunta alla barra degli indirizzi del browser. Tale pulsante offre un’opzione per attivare o disattivare la visualizzazione della sidebar, ma agisce come un mini menu di sorta se si fa clic destro su di esso.


Quando è attivata la sidebar, essa viene visualizzata sul lato sinistro nella sua posizione abituale per impostazione predefinita. Si noteranno il titolo del menu e due pulsanti nella parte superiore. Il titolo è utilizzato per commutare tra le diverse barre laterali, tra le quali:




  • Add-on

  • Segnalibri

  • Download

  • Console di Errore

  • Cronologia

  • Appunti

  • Visualizza Proprietà della Pagina


I due pulsanti accanto al titolo trasformano la sidebar in una finestra fluttuante sullo schermo e chiudono la sidebar. Si può aprire la barra laterale in altri modi: premendo F8, la scorciatoia predefinita per farlo, o attivare il trigger al margine di browser che viene visualizzato quando si sposta il mouse al margine del browser e cliccare lì mentre è ancora nascosto.


Per quanto riguarda le opzioni, si può ad esempio spostare la sidebar da sinistra a destra, o, se si dispone di molto spazio sullo schermo, aggiungere una seconda barra laterale a destra così da poter accedere a due barre laterali contemporaneamente in Firefox. Inoltre, è possibile nascondere alcuni dei pulsanti e informazioni visualizzate, modificare la combinazione rapida da tastiera, disattivare gli effetti di transizione per migliorare le prestazioni e cambiare i ritardi.


Un’altra caratteristica utile è la possibilità di aprire sempre selezionate pagine nella barra laterale di Firefox. È ad esempio possibile configurare che i download e la schermata di gestione degli addon si trovino sempre nella barra laterale, indipendentemente da come vengono attivati.


Una barra laterale può essere utile, soprattutto se si ha spazio sullo schermo disponibile per visualizzarla senza interferire con i siti web. L’unica cosa che manca è un’opzione per visualizzare i vari menù csotto forma di pulsanti sul bordo della finestra del browser.


Tutto sommato, OmniSidebar è un ottimo addon per il browser Firefox.



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Dario, ecco l’app ideale per chi soffre di diabete


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Al giorno d’oggi, il diabete è una malattia che richiede un’estrema attenzione da parte del paziente, ma solo in questo modo può essere quantomeno tenuto d’occhio. Ogni giorno, infatti, è necessario controllare il quantitativo di insulina presente nel sangue, così come è importante gestire i carboidrati e il livello di zuccheri.


Tutti coloro che soffrono di diabete, infatti, devono stare attenti a diverse cose, ma d’ora in poi potranno farlo anche tramite un’applicazione sviluppata da un team israeliano.


Stiamo facendo riferimento ad un’app che prende il nome di Dario, che è collegata ad un dispositivo mobile ed è in grado di gestire e verificare, in via integrata, tutti i vari valori fondamentali per la salute di un diabetico.



La principale novità, quindi, sta proprio in un apparecchio tascabile, in cui si trova una cartuccia e ben 25 linguette, oltre ad un glucometro senza fili che può sfruttare un ago davvero estremamente sottile, come ha spiegato alla perfezione il CEO di Labstyle Innovations, la startup israeliana che sta salendo agli onori della cronaca per tale invenzione.


E’ sufficiente una puntura sulla punta del polpastrello, aspettare che la linguetta analizzi una goccia di sangue e poi è necessario collegare tale apparecchio al proprio smartphone mediante il jack delle cuffie.


L‘app Dario è in grado di sincronizzarsi in via del tutto automatica con il profilo dell’utente, consentendo di dare un’occhiata a tutti i dati che fanno riferimento al glucosio, ma anche fare un confronto in tempo reale con i dati passati, ma anche effettuarne la condivisione con medici o altre persone della famiglia, ma anche eseguire l’accesso ad un vastissimo database in cui si potranno trovare tabelle nutrizionali ed informazioni su tutti i cibi.




Dario Scarichiamo


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4.5

La nuova app per i diabetici





Funzionalità

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Qualità/Prezzo

rateempat




Feedback

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L'app ideale per tenere sotto controllo tutti i valori chiave per la vita di una persona che soffre di diabete.









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Come abilitare i plugin in Safari


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Abilitare i plugin in Safari è un’operazione che può tornare molto utile nel caso in cui avviando il browser web vengano trovate disattivate tutte o alcune delle estensioni che precedentemente erano state installate.


Abilitare i plugin in Safari è una procedura molto semplice e che può essere effettuata sia su Windows sia su Mac in men che non si dica da chiunque.




Nel caso in cui si desideri abilitare i plugin in Safari su Windows la prima cosa da fare consiste nell’avviare il browser web, nel cliccare sull’icona dell’ingranaggio posta nella parte in alto a destra della finestra visualizzata e nel selezionare la voce Preferenze dal menu che appare. Dalla finestra che a questo punto andrà ad aprirsi dovrà essere selezionata la scheda Estensioni e dovrà essere spostata la levetta posta in alto a destra sulla voce Attive.


Nel caso in cui si desideri abilitare i plugin in Safari su Mac il procedimento risulta leggermente differente rispetto a quello che è necessario effettuare su Windows ma comunque abbastanza semplice. Per abilitare i plugin in Safari su Mac basta infatti avviare il browser web, selezionare la voce Preferenze dal menu Safari e nella finestra che si apre spostare sulla voce Attive la levetta posta nella parte in alto a destra nella scheda Estensioni.


Una volta effettuate queste operazioni, sia su Windows sia su Mac, sarà possibile installare le estensioni presenti sul sito web ufficiale di Safari ed anche quelle disponibili online gestendole poi dalla scheda Estensioni di Safari.


Da notare che per quanto riguarda Safari in versione mobile, ovvero quella presente su iPhone e su iPad, purtroppo non è possibile abilitare plugin a meno che non sia stato effettuato il Jailbreak del dispositivo.



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Bloop, tagliate e cucite come volete i video di YouTube




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Una delle cose più fastidiose per chi è abituato a passare giornate su Youtube è recarsi ad un preciso punto del filmato per poterlo condividere, sfruttando la funzione Time Stamp, esattamente a partire da quell’istante.


Sicuramente si tratta di un’operazione in cui è necessario avere un po’ di pazienza, anche se poi il risultato non sarà certamente dei migliori, visto che spesso vi potreste ritrovare con un video che prosegue ben oltre il momento in cui avreste voluto che si stoppasse.


Senza ombra di dubbio è un’operazione che non si effettua ogni giorno, ma che potrebbe qualche volta rappresentare un serio problema: è per questa ragione che lo sviluppatore ha deciso di realizzare l’app denominata Bloop.


Bloop è un’app per dispositivi mobili, che è stata messa a disposizione per quelli con sistema operativo iOS, anche se a breve dovrebbe esordire pure la versione per Android.





Esattamente come succede spesso con Vine o con i filmati di Instagram, l’app Bloop mette gli utenti nella condizione di realizzare un editing decisamente elementare di un filmato, andando a tagliare più volte uno spezzone del video, che può arrivare fino a 20 secondi.


Bloop, in poche parole, è il titolo perfetto per chi vuole esattamente catturare un particolare momento di un film, piuttosto che una battuta all’interno di uno show comico, ma anche l’esultanza dopo un gol piuttosto che una colonna sonora.


Dopo aver provveduto a selezionare lo spezzone che si intende ritagliare dal video tramite una specie di slide, ecco che gli utenti hanno la possibilità di inserire tag e un testo e poi effettuarne la condivisione sui principali social network.




Bloop Scarichiamo


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4.5

Ritaglia i video di YouTube





Funzionalità

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Qualità/Prezzo

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Feedback

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App utile e divertente. Da provare.








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28 gennaio 2014

Microsoft: SkyDrive cambia nome e diventa OneDrive


OneDrive is coming soon Microsoft: SkyDrive cambia nome e diventa OneDrive


Nel corso delle ultime ore Microsoft ha annunciato il nuovo nome del suo servizio di cloud storage. D’ora in avanti SkyDrive non sarà più tale bensì OneDrive.


Il cambio di nome altro non è che il frutto della causa persa, circa sei mesi fa, contro BSkyB. Dopo aver rinunciato al ricorso in appello microsoft ha infatti scelto di modificare il nome del suo servizio di archiviazione dati on the cloud ed ora ne ha annunciato il nuovo nome.



In occasione dell’annuncio del nuovo nome Microsoft ha inoltre pubblicato un video di presentazione, annesso di seguito, ed ha messo online un nuovo sito web .




Nel primo post del blog del nuovo sito web dedicato a OneDrive viene spiegato il motivo che ha portato alla scelta del nome. Essendo quello di Microsoft un servizio di cloud storage disponibile su tutti i dispositivi e su tutti sistemi operativi (web, computer, smartphone, Xbox, Windows, OS X, Windows Phone, Android e iOS) e considerando che gli utenti utilizzano lo spazio cloud per conservare foto, video e documenti, che questi possono essere sincronizzati per accedere sempre all’ultima versione da qualsiasi luogo e con qualsiasi device il termine “one” è stato scelto per indicare un solo posto per tutto, così come il termine “one” di Xbox One significa un solo dispositivo per giochi, applicazioni, film, musica e Internet.


Da notare che per gli utenti che oggi usano SkyDrive e SkyDrive Pro non cambierà assolutamente nulla. Il servizio, infatti, continuerà a funzionare allo stesso modo ed i contenuti rimarranno al loro posto e risulteranno accessibili tramite OneDrive e OneDrive for Business.


Microsoft ha inoltre informato i suoi utenti che il nuovo nome verrà mostrato sia sul web che nelle varie applicazioni e che in tal caso verrà segnalata la disponibilità di un nuovo aggiornamento.



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Samsung vende meno smartphone a causa di Apple


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Dopo circa due anni di crescita inarrestabile nel settore mobile anche Samsung, al pari altri competitor, ha recentemente registrato un piccolo ma comunque non insignificante fermo nel segmento smartphone.


Stando infatti a quanto emerso dai dati finanziari diffusi dall’azienda e facenti riferimento al quarto trimestre dello scorso anno sembra proprio che le cose, per Samsung, non vadano proprio a gonfie vele così come sino al trimestre precedente.




Con un fatturato pari a 59,3 trilioni di won (circa 55 miliardi di dollari) e con un utile operativo di 8,31 trilioni di won (7,73 miliardi di dollari) Samsung ha registrato profitti per 5,47 trilioni di won (5 miliardi di dollari), numeri questi che risultano in calo del 18% rispetto a quanto fatto nel precedente trimestre.


La flessione è dovuta al pagamento di bonus ai dipendenti ma soprattutto alle minori vendite di telefoni cellulari di ultima generazione. A tal proposito Strategy Analyticis ha sottolineato che “molti rivali asiatici in Cina e in India, come Lenovo, oltre all’aggiornamento dei dispositivi di Apple, stanno mettendo pressione su Samsung in questo momento“.


La situazione, comunque, non è destinata ad andare avanti in tal modo ancora per molto. Il Samsung Galaxy S5, il prossimo e tanto atteso top di gamma della sudcoreana, dovrebbe infatti essere in grado di aiutare a stabilizzare gli utili anche se è molto improbabile che questi possano ritornare a crescere in un mercato così affollato quale quello attuale. A tal proposito l’analista Lee Sun Tae di NH Investment & Securities sottolinea che “i guadagni resteranno stagnanti durante quest’anno poiché la crescita esplosiva degli ultimi due-tre anni sembra essere finita” aggiungendo inoltre che “anche se il mercato di fascia bassa continuerà a crescere, i profitti derivanti da quel segmento non si possono confrontare con il mercato high-end così la crescita sembra essere limitata“.


Samsung dovrà inoltre fare particolare attenzione ad Apple, non solo negli Stati Uniti ma anche e soprattutto in Cina dove, appunto, l’azienda della mela morsicata ha recentemente stretto accordi per la distribuzione dell’iPhone con China Mobile, il più grande operatore mobile locale. Considerando che la Cina è uno tra i territori in cui Samsung riesce a vendere più smartphone la sudcoreana dovrà dunque cercare di promuovere nuovi prodotti, specie di fascia alta, al fine di fronteggiare nel miglioro modo possibile Apple.



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Come dare a qualsiasi smartphone Android il look e le funzionalità del Nexus 5




Google Experience Launcher Nexus Come dare a qualsiasi smartphone Android il look e le funzionalità del Nexus 5


A meno che non abbiate acquistato uno dei dispositivi Nexus marchiati da Google stesso, come il Nexus 5, il vostro smartphone Android probabilmente avrà un aspetto fortemente personalizzato determinato dal produttore del telefono.



Sia che si tratti del ‘TouchWiz’ di Samsung, ‘Sense’ di HTC o uno dei molti altri, si può preferire di optare per il launcher di Google invece, che porta con se la tecnologia vocale di ‘Google Now‘ direttamente dalla schermata iniziale. Questo metodo vi permetterà di farlo, purché il dispositivo in vostro possesso abbia in esecuzione Android 4.1 o successivo e siate disposti a eseguire un’applicazione da una fonte “sconosciuta”.





Il codice per fare questo è contenuto all’interno delle ultime versioni dell’app Google Search, che può essere scaricata dal Play store, ma si avrà bisogno di una piccola applicazione aggiuntiva per attivare la funzionalità che consente di eseguirla come interfaccia utente principale.


Sarà infatti indispensabile installare l’ultima versione di Google Search dallo Store e poi scaricare questa piccola app launcher. Una volta installata l’app, potrebbe essere necessario consentire esplicitamente la sua esecuzione regolando le impostazioni di sicurezza del telefono. Ora premendo il tasto home dovrebbe essere visualizzata una selezione di app launcher disponibili.


Selezionare Google Experience Launcher (denominato ‘Launcher’, con le parole ‘Google Search’ sotto) e scegliere ‘Una volta’ per fare una prova veloce e ‘Sempre’ per usarlo come vostro launcher predefinito.


Disinstallando l’app, verrà data nuovamente la possibilità di tornare al launcher originale, se lo si desidera.





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27 gennaio 2014

Blurpaper aggiunge un effetto sfocatura agli sfondi delle schermate Home e di blocco


Blurpaper Blurpaper aggiunge un effetto sfocatura agli sfondi delle schermate Home e di blocco


La traslucenza sta al cuore del design di iOS 7, con elementi offuscati in tutta la piattaforma mobile. Spesso può essere difficile trovare un wallpaper che stia bene con la nuova interfaccia utente, ma un nuovo tweak di jailbreak chiamato Blurpaper contribuisce a rendere tale processo più facile.


Il tweak prende gli attuali sfondi impostati sulla schermata Home e sulla schermata di blocco e sovrapposiza un effetto sfocato su di loro, automaticamente, senza alcun riavvio necessario. Inoltre, il tweak ha un numero elevato di opzioni da configurare secondo i propri gusti.




Ci sono oltre otto diversi effetti di sfocatura che possono selettivamente essere attivati tramite il menu di Blurpaper nell’app Impostazioni. Gli stili di sfocatura inclusi variano nella loro opacità, da quelli più luminosi a quelli più scuri: Ultra Light, Light, Adaptive Light, Semi Light, Default, Blur, Dark, Dark Zoom, Ultra Dark e Black and White. Gli screenshot in questo articolo mostrano la differenza tra una sfocatura completamente disabilitata e quella predefinita attivata.


Le ultime due opzioni consentono inoltre di disabilitare lo sfondo e il separatore del menu, e un’altra permette l’attivazione/disattivazione del supporto per l’effetto di parallasse sugli sfondi. Se si disattiva la parallasse, lo sfondo del desktop non si muoverà più quando si inclina il dispositivo. Nel complesso, questo è un interessante tweak che dà agli utenti ulteriori possibilità di personalizzare l’esperienza di iOS 7 e farlo proprio.


Blurpaper è sviluppato da pNre, il creatore di StatusBarFix2 ed è disponibile sulla sua repository privata raggiungibile aggiungendo repo.pnre.co.vu alle sorgenti su Cydia. Se per qualsiasi motivo la sfocatura non funziona, completamente o parzialmente, le istruzioni incluse nel pacchetto ufficiale raccomandano di disabilitare l’opzione Aumenta Contrasto alla voce Accessibilità nell’app Impostazioni. Avrete bisogno di un iPhone, iPad o iPod touch con iOS 7 o successivo per poter utilizzare e provare con mano questo interessante tweak.



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24 gennaio 2014

Come velocizzare internet su Windows




5623651313 52f88e0b31 b Come velocizzare internet su Windows


No, non è fantascienza, velocizzare internet su Windows è possibile e per farlo basta mettere in atto tutta una serie di piccoli ma utili accorgimenti grazie ai quali, appunto, sarà possibile migliorare la velocità della propria connessione.


Chi desidera velocizzare internet su Windows può innanzitutto agire sui server DNS ovvero quelli che possono essere identificati come i traduttori mediante cui è possibile visitare i siti internet digitando dei semplici indirizzi di testo piuttosto che lunghissimi numeri. Modificando i server DNS predefiniti della propria connessione ed inserendo dei server DNS più veloci è possibile, appunto, velocizzare internet.



Per cambiare i DNS su Windows basta fare fai click destro sull’icona della connessione che si trova nell’area di notifica e selezionare la voce Apri centro connessioni di rete e condivisione dal menu che compare. Nella finestra che si apre si dovrà cliccare sul nome della rete in uso e poi su Proprietà, si dovrà scorrere l’elenco delle voci collocate sotto la dicitura La connessione utilizza gli elementi seguenti e si dovrà fare doppio click su Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4). Nella finestra che si apre dovrà essere messo il segno di spunta accanto alla voce Utilizza i seguenti indirizzi server DNS. A questo punto basterà digitare gli indirizzi dei server DNS che si desidera utilizzare per velocizzare la connessione e cliccare su OK. Il consiglio è quello di utilizzare i DNS di Google o di OpenDNS. I valori da inserire sia per l’uno sia per l’altro sono riportati di seguito.






Google DNS



  • Server DNS preferito: 8.8.8.8

  • Server DNS alternativo: 8.8.4.4


OpenDNS



  • Server DNS preferito: 208.67.222.222

  • Server DNS alternativo: 208.67.220.220



Oltre a modificare i server DNS un altro ottimo modo per velocizzare internet su Windows consiste nell’utilizzare il software IObit Advanced SystemCare Free . Questo programma permette infatti di ottimizzare Windows effettuando varie operazioni e correzioni ed offre la possibilità di rendere più veloce la connessione ad internet. Per velocizzare internet con IObit Advanced SystemCare Free basta scaricare, installare ed avviare il programma, mettere il segno di spunta accanto alla voce Internet Boost e cliccare sul pulsante Scan per rilevare i problemi di connessione. A procedura ultimata basterà fare click su Ripara.


Unitamente alla modifica dei server DNS e all’utilizzo di IObit Advanced SystemCare Free anche scaricare ed utilizzare un browser web notoriamente più leggero e rapido come nel caso di Google Chrome può permettere di velocizzare internet su Windows.





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23 gennaio 2014

Sony, il prossimo smartphone registra video a 4K




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Sony è attualmente al lavoro su un nuovo smartphone appartenente alla gamma Xperia. Il nome in codice del dispositivo è “Sirius” o “D6503″,sarà disponibile con Android 4.2.2 KitKat e sembra essere il diretto successore dell’Xperia Z1.


Ciò che però al momento ha attirato in maniera particolare l’attenzione è stato il fatto che tale smartphone, a quanto pare, sarà in grado di registrare video a risoluzione 4K.



Alcuni screenshot delle schermate del device apparse in rete mostrano infatti il software in esecuzione sul nuovo smartphone di Sony. Gli screenshot mostrano una schermata iniziale dotata di un effetto trasparenza nella barra di notifica e in quella di navigazione, un launcher Simple Home molto simile all’Easy mode di Samsung e, sopratutto, alcune applicazioni create in maniera specifica per la fotocamera e grazie alle quali sarà possibile ottenere foto e video di altissima qualità.





Le app in questione, infatti, includono opzioni ad hoc per effettuare la registrazione di video a 4K e a un alto frame rate unitamente alla possibilità di applicare effetti di slow motion al filmato tramite una funzione denominata Timeshift Video.


Unitamente a quelle già indicate il nuovo smartphone Sony porterà con sé anche altre interessanti migliorie come ad esempio la gestione intelligente delle chiamate mediante cui sarà possibile controllarle senza dover per forza di cose toccare lo schermo del device.


Anche a livello hardware sono previste, a quanto pare, alcune interessanti novità. Il dispositivo dovrebbe infatti essere dotato di nuovi altoparlanti stereo, di uno storage da 16 GB espandibile via schede microSD e di una fotocamera con sensore da 20,7 megapixel.


Per il momento, è però opportuno sottolinearlo, Sony non ha ancora fornito alcuna conferma circa l’effettivo sviluppo di tale smartphone anche se attenendosi alle indiscrezioni dovrebbe essere presentato in via ufficiale durante il Mobile World Congress 2014 che si terrà a Barcellona il prossimo mese.





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22 gennaio 2014

Il nuovo videogame della Blizzard, Heartstone: Heroes of Warcraft, entra in beta pubblica




hearthstone heroes of warcraft download Il nuovo videogame della Blizzard, Heartstone: Heroes of Warcraft, entra in beta pubblica


Lo studio di videogame Blizzard Entertainment, attualmente una filiale di Activision Blizzard, ha appena pubblicato una beta scaricabile del suo imminente gioco di strategia a carte a tema Warcraft, intitolato Heartstone: Heroes of Warcraft.



Il gioco è rimasto in versione beta chiusa sin dal mese di agosto dello scorso anno. L’open beta è ora disponibile per gli utenti Mac e Windows in Nord America attraverso il sito web di Blizzard e ben presto sarà disponibile per tutti i videogiocatori internazionali.


Il gioco è incentrato intorno a vivaci duelli a carte che “evocano lo spirito di una amichevole partita giocata accanto al scoppiettante fuoco di una taverna”.





Heartstone si concentra sulle singole partite, nelle quali ogni giocatore utilizza un mazzo di 30 carte, con schede aggiuntive disponibili da vincere o acquistare. Il gioco presenta personaggi iconici dell’universo di WoW come Jaina Proudmoore, Gul’dan, Uther Lightbringer e Thrall.


Ogni mazzo di carte del giocatore è basato su un eroe che rappresenta una delle nove classi di Warcraft, personalizzate con un insieme di minion, magie o armi e la partita richiede strategia individuale e un uso ottimale delle schede disponibili.


I giocatori sono in grado di affinare le proprie competenze in partite di pratica contro il computer, e quando si sentono pronti per la sfida, possono sfidare il loro amici su Battle.net e altri giocatori in duelli amichevoli. Per sviluppare ulteriormente i loro mazzi, i giocatori saranno in grado di acquisire nuove schede, forgiandole, vincendole o acquistando direttamente nuovi pacchetti di carte. Con centinaia di schede uniche da scegliere, le possibili combinazioni di carte e le strategie possibili sono infinite!


Hearthstone: Heroes of Warcraft sarà reso disponibile anche su iPad, come ha confermato la stessa Blizzard in precedenza, e un’edizione per iPhone arriverà nella seconda metà di quest’anno.


Il gioco sembra certamente promettente, e se non siete riusciti a mettere le mani su un codice di invito alla beta chiusa nei mesi passati, adesso è la vostra occasione per provare a mettervi in gioco con appassionanti partite all’ultima carta. Scaricate l’installer di Hertstone dal sito Blizzard gratuitamente.





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Come estrarre MP3 da YouTube


2406468228 f4592038a2 b Come estrarre MP3 da YouTube


Si sente spesso parlare della possibilità di estrarre MP3 da YouTube ma nella maggior parte dei casi la procedura da effettuare per poter eseguire l’operazione in questione non risulta mai abbastanza chiara.


Di soluzioni e di metodi per estrarre MP3 da YouTube ne esistono diversi e per tutti i gusti. In questo articolo scopriamo, passaggio dopo passaggio, che cosa bisogna fare per estrarre MP3 da YouTube in modo semplice e veloce utilizzando 4k YouTube to MP3, un apposito software gratuito ed utilizzabile sui sistemi operativi Windows, Mac e Ubuntu che, appunto, permette di convertire i video di YouTube in MP3 e di salvarli sul computer.



La prima cosa da fare per poter estrarre MP3 da YouTbe consiste nel cliccare qui in modo tale da aprire il sito web ufficiale di 4k YouTube to MP3 ed effettuare il download del software.



hero 1 png Come estrarre MP3 da YouTube


Una volta completato il download sarà necessario aprire il file scaricato ed effettuare la procedura di installazione.


Completata l’installazione del software ed avviato 4k YouTube to MP3 basterà aprire in un qualsiasi browser web installato sul computer in uso la pagina del video di YouTube da cui si desidera estrarre l’MP3, copiare l’URL presente nella barra degli indirizzi, tornare alla finestra del software e cliccare sul pulsante Paste Url posto in alto a sinistra in modo tale da incollare l’indirizzo del video ed avviarne il download. Eventualmente è anche possibile incollare più URL contemporaneamente.


hero 2 png Come estrarre MP3 da YouTube


Una volta ultimato il download 4k YouTube to MP3 effettuerà in maniera automatica l’estrazione dell’audio dal video scaricato salvandolo poi in formato MP3 a 128 Kbps nella cartella Musica del sistema operativo in uso. Eventualmente è anche possibile modificare la cartella di destinazione facendo click sul pulsante Change folder posto nella barra degli strumenti del programma e selezionando poi la directory preferita.



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21 gennaio 2014

Tweetbits organizza i tweet preferiti in categorie con un’interfaccia utente davvero impressionante


Tweetbits Tweetbits organizza i tweet preferiti in categorie con uninterfaccia utente davvero impressionante


Niente batte Twitter quando si tratta di micro-blogging. Il servizio ha dimostrato a tutti che molto può essere detto in soli 140 caratteri, e la possibilità di ottenere un forte seguito online è molto plausibile per chi si impegna nell’attività. Fama di Twitter a parte, l’organizzazione dei propri tweet preferiti non è esattamente un punto di forza di Twitter, quando si tratta delle sue funzioni native. E se si è una di quelle persone che amano contrassegnare le stelline su un tweet dopo l’altro, si sa quanto può diventare difficile ritrovare un particolare tweet preferito in un momento futuro. Ma ecco Tweetbits, una web app di terze parti per Twitter che permette di organizzare i propri tweet preferiti raggruppandoli in categorie personalizzate.



L’interfaccia utente è davvero a misura di utente. Il design semplicistico può portare a credere che sia un programma basilare, ma è in realtà abbastanza potente ed offre una manciata di caratteristiche utili. E la cosa più emozionante è il fatto che il suo design responsivo funziona altrettanto bene sui grandi monitor dei PC , sui display dei tablet e anche sugli smartphone.


Per iniziare con Tweetbits, fare clic su ‘Twitter Sign In’ nella homepage del servizio. Bisogna dare il permesso a Tweetbits per accedere al proprio account di Twitter fornendo all’app le autorizzazioni necessarie.


Poi si passerà alla dashboard principale di Tweetbits, che è ben ottimizzata sia per il cursore del mouse che per la navigazione touch. Entrando nella dashboard, Tweetbits comincia a caricare i tweet preferiti e li visualizza in una scheda. Inoltre è possibile archiviare un tweet, se si desidera leggerlo in un secondo momento. Allo stesso modo, gli elementi archiviati possono essere facilmente ripristinati dalla scheda relativa.



Il primo passo per organizzare i tweet è la creazione di categorie. Per esempio, si possono raggruppare tutti i tweets preferiti da account legati alla tecnologia sotto la categoria Tech. Tweetbits consente di impostare qualsiasi nome si desideri per le categorie. Basta semplicemente cliccare il pulsante ‘Create new category’, digitare il nome, scegliere il colore della sua scheda e fare click su Create.


Tutte le categorie sono visualizzate nella barra laterale sinistra, che consente di spostarsi rapidamente tra di loro. Adesso occorre riempire effettivamente le categorie con i propri tweet. Per farlo, cliccare e tenere premuto sul piccolo pulsante verde accanto a ogni tweet, trascinarlo sopra la categoria desiderata e lasciar andare.


Tweetbits consente di eliminare qualsiasi categoria esistente, nonché eventuali singoli tweet, cliccando sulla piccola icona con il cestino.


Tweetbits offre attualmente due tipi di piani di abbonamento: Free e Pro. Agli utenti free è consentita solo la gestione di un account Twitter, un massimo di due categorie e fino a 50 tweets in ogni categoria. L’account Pro rimuove tutte queste limitazioni e offre anche alcune funzionalità aggiuntive al costo di 10 dollari al mese.


Per mettere alla prova questo utile servizio di gestione dei tweet basta recarsi sulla pagina ufficiale di Tweetbits.



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Google Now arriva sulle versioni desktop di Google Chrome


Tutte le dimensioni 8 bit Chrome Logo Flickr – Condivisione di foto Google Now arriva sulle versioni desktop di Google Chrome


L’assistente Google Now, già in azione da qualche tempo su device Android e iOS, è finalmente pronto a fare il suo debutto anche su desktop mediante l browser web Google Chrome.


Dalla più recente Canary build (34.0.1788) del browser, rilasciata da Google per computer con sistema operativo Windows e Mac, è stato infatti possibile apprendere dell’implementazione della nuova funzionalità.



 Google Now arriva sulle versioni desktop di Google Chrome


Per testare la nuova feature dopo aver installato il software basta digitare chrome://flags/#enable-google-now nella barra degli indirizzi di Chrome, selezionare la voce Attiva dal menu a tendina annesso alla sezione Google Now e fare poi click sul pulsante Riavvia ora collocato nella parte inferiore della schermata. Dopo aver riavviato Chrome verrà visualizzata una prima scheda che avvisa l’utente della novità. Successivamente tutte le modifiche saranno mostrate nell’angolo destro inferiore (Windows) o superiore (Mac) dello schermo.


 Google Now arriva sulle versioni desktop di Google Chrome



Al fine di rendere più chiara la modalità di interazione Google ha inoltre già provveduto a pubblicare una pagina di supporto per la feature. In tale pagina viene inoltre sottolineato il fatto che le informazioni mostrate sulle versioni desktop di Chrome sono praticamente le stesse che già risultano visualizabili da smartphone e da tablet.


 Google Now arriva sulle versioni desktop di Google Chrome



Se utilizzate Google Now sui vostri dispositivi mobile, potreste visualizzare alcune schede sul computer desktop in cui avete effettuato il login con Chrome, riguardanti previsioni meteo, risultati sportivi, comunicati sul traffico e promemoria per gli eventi. Alcune di queste potrebbero essere basate sulla geolocalizzazione dei vostri device.



 Google Now arriva sulle versioni desktop di Google Chrome


Al momento, è opportuno sottolinearlo, Google Now non risulta ancora integrato in via ufficiale nelle versioni desktop di Chrome e non è ancora possibile sapere quando big G deciderà di aggiungere la feature alla stabile relase del suo browser web.


 Google Now arriva sulle versioni desktop di Google Chrome



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20 gennaio 2014

Rdio consente lo streaming illimitato di musica sul Web




Rdio streaming gratis Rdio consente lo streaming illimitato di musica sul Web


Il giorno dopo l’annuncio di Spotify che segnalava l’inizio dello streaming desktop illimitato e gratuito agli utenti, anche il servizio musicale Rdio ha ceduto e offrirà a partire da ora la possibilità di ascoltare sul web tutte le canzoni della sua raccolta (oltre 12 milioni di brani) senza limiti di tempo in modo assolutamente gratuito.



In precedenza, Rdio offriva agli utenti solo uno streaming limitato, sbloccando le funzioni avanzate solo a chi sottoscriveva un abbonamento. A partire da ora, sono stati invece eliminati tutti i limiti, anche se l’ascolto gratuito attraverso dispositivi mobili è comunque limitato ai canali radio preconfezionati


Sul Web invece non ci sono restrizioni per trasmettere musica via Rdio e si può ascoltare il numero desiderato di canzoni completamente gratis!





Ovviamente la società deve pur riprendersi dalla perdita di potenziali sottoscrittori, quindi lo streaming gratuito sarà ancora accompagnato da annunci pubblicitari, che però, assicura Rdio, saranno brevi e poco intrusivi. Se si desidera un’esperienza di ascolto senza pubblicità, è necessario pagare 10 dollari per il canone di abbonamento mensile.


Gli utenti free ascolteranno annunci riguardanti nuove funzionalità, consigli e esclusive Rdio oltre agli annunci tradizionali, aggiunge la società.


Gli utenti possono ottenere accesso all’ultima versione di Rdio servizio dal seguente link e godere i loro brani preferiti in streaming gratis.


La rimozione dei limiti per la musica digitale su Rdio raggiungerà entro pochi mesi tutti i Paesi europei, Italia inclusa, ma non è ancora stata stabilita una data precisa. Nel frattempo, se volete iniziare a familiarizzare con questo servizio di streaming basta andare alla pagina ufficiale di Rdio. Buon ascolto!





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Come eseguire il recupero delle foto cancellate




3211258688 072c28bafa b Come eseguire il recupero delle foto cancellate


Di tanto in tanto capita di cancellare in maniera accidentale una o più foto dal computer, da un supporto esterno o dal rullino fotografico del cellulare. In situazioni di questo tipo non è il caso di disperarsi poiché generalmente è possibile eseguire il recupero delle foto cancellate.


Ricorrendo all’utilizzo di apposite risorse è infatti possibile recuperare le foto cancellate in men che non si dica a patto però che queste non siano già state sovrascritte da altri dati.



Usando il software ZAR è infatti possibile effettuare il recupero delle foto cancellate. ZAR è un’applicazione per sistemi operativi Windows che consente di recuperare le foto cancellate da memory card, chiavette USB e vari altri dispositivi in modo molto semplice ed immediato.


Per eseguire il recupero delle foto cancellate la prima cosa da fare consiste nel cliccare qui in modo tale da collegarsi al sito web ufficiale di ZAR e nell’effettuare il download del software. Una volta completato il download sarà sufficiente fare doppio click sul file scaricato così da poter avviare e completare il processo di installazione del software.





image recovery 03 Come eseguire il recupero delle foto cancellate


Al primo avvio del programma verrà visualizzato un avviso relativo al fatto che gli antivirus possono rallentare i tempi di scansione delle memory card e di tutti gli altri drive su cui sono presenti le foto da recuperare. Proprio per questo ZAR premete di disattivare momentaneamente l’antivirus. Eventualmente è anche possibile evitare la disattivazione momentanea dell’antivirus tenendo però conto del fatto che per recuperare le foto sarà necessario attendere qualche minuto in più del previsto.


A questo punto per eseguire il recupero delle foto cancellate basta cliccare sul pulsante Image Recovery (Free), selezionare l’unità da cui si desidera recuperare le immagini, cliccare sul pulsante Next ed attendere che venga eseguita la scansione dei file cancellati sul dispositivo.


Una volta completata la scansione basterà mettere il segno di spunta accanto alla cartella ROOT in modo tale da selezionare tutte le immagini che possono essere recuperate. In alternativa è anche possibile selezionare manualmente e singolarmente le immagini che si desidera ripristinare avendo inoltre la possibilità di visualizzarne l’anteprima. Successivamente si dovrà cliccare sul pulsante Next, scegliere la cartella in cui copiare le foto recuperate, cliccare sul pulsante Start copting the selected files ed attendere che l’operazione venga portata a termine.


Completata la procedura basterà fare click sul pulsante Exit per chiudere ZAR.


Da notare che il software consente anche di delimitare il recupero delle foto scattate prima o dopo di una determinata data mettendo il segno di spunta accanto alle voci Date after e Date before e quello delle immagini che hanno determinate dimensioni mettendo il segno di spunta accanto alle voci Min size e Max size.





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17 gennaio 2014

Windows XP, Security Essentials verrà aggiornato fino al 14 luglio 2015




2871567498 99fa1dcc6f b Windows XP, Security Essentials verrà aggiornato fino al 14 luglio 2015


All’8 aprile 2014, ovvero la data fissata da Microsoft per mettere fine al ciclo di vita del buon vecchio Windows XP, mancano oramai tre mesi circa.


Pur dovendo passare ancora diverse settimane prima dell’arrivo del “giorno X” per poter completare il tanto auspicato (da parte della redmondiana) processo di migrazione da XP a Windows 8 potrebbe volerci ulteriore tempo, specie per le aziende. Microsoft è ben consapevole di ciò e proprio per questo ha comunicato, nel corso delle ultime ore, di aver deciso di continuare la distribuzione degli aggiornamenti per i suoi software antivirus per Windows XP sino al 14 luglio del 2015. Microsoft, quindi, per qualche tempo continuerà a rilasciare update per Security Essentials .



Oltre che per Security Essentials la nuova scadenza si applica anche ai software aziendali quali System Center Endpoint Protection, Forefront Client Security, Forefront Endpoint Protection e Windows Intune.





La scelta fatta dalla redmondiana dovrebbe permettere di ridurre i rischi di infezioni ed attacchi informatici fornendo quindi agli utenti una protezione parziale per ulteriori 15 mesi.


Nonostante ciò è opportuno sottolineare il fatto che dopo l’8 aprile del prossimo anno non sarà più possibile scaricare l’antivirus dal sito web ufficiale di Microsoft. Per farlo si dovrà ricorrere all’impiego di un tool di terze parti.


Inoltre, pur avendo scelto di continuare la distribuzione degli aggiornamenti per i prodotti dedicati alla sicurezza di Windows XP, Microsoft mette in guardia i suoi utenti invitandoli ad utilizzare software comprensivi di tecnologie di sicurezza avanzate, ad installare in maniera regolare tutti gli update e ad eseguire un antivirus aggiornato.



La nostra ricerca mostra che l’efficacia delle soluzioni antimalware su sistemi operativi non più supportati è limitata. La soluzione migliore è usare software e hardware moderni progettati per fornire una protezione contro i pericoli di oggi.






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Samsung lancerà uno smartphone Windows Phone 8 di fascia alta?


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I produttori di smartphone che hanno deciso di investire su Windows Phone, il sistema operativo mobile di Microsoft, non sono molti. Tra questi rientra Samsung che, appunto, ha provveduto a rendere disponibili sul mercato un ristretto numero di device mobile basati sulla piattaforma in questione puntando invece tutto, o quasi, su Android.


Recenti voci di corridoio suggeriscono però che nelle intenzioni del produttore sudcoreano vi è ora anche quella di realizzare un nuovo smartphone di fascia alta basato su Windows Phone 8. Alcuni documenti trapelati in rete proprio nel corso delle ultime ore ne sarebbero la testimonianza.




I documenti in questione indicano infatti la presenza di uno schermo da 5 pollici e forniscono il numero del modello SM-W750V ovvero lo stesso che in tempi recenti è stato aprroavato dal’ente Bluetooth SIG statunitense. Unitamente a tale caratteristica viene poi menzionato il supporto alla connettività LTE, l’utilizzo di Internet Explorer come browser predefinito e una risoluzione del display pari a 1920×1080 pixel (a 1080p).


Secondo alcuni la presentazione del nuovo smartphone Samsung basato su Windows Phone 8 potrebbe avere luogo durante il Mobile World Congress 2014, la fiera tecnologia che si terrà a febbraio a Barcellona. In tale occasione la sudcoreana annuncerà sicuramente qualche novità.


Se si considera che allo stato attuale delle cose, attenendosi ai dati forniti da AdDuplex, Nokia controlla il 92,1% del mercato Windows Phone, HTC è la seconda con il 5,2% e Samsung è invece la terza con l’1,6% allora di certo il lancio di uno smartphone top di gamma basato sulla piattaforma mobile di Microsoft avrebbe non poco senso in quanto potrebbe permettere all’azienda sudcoreana di guadagnare terreno concedendo molto meno spazio alla concorrenza.



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16 gennaio 2014

L’iPhone 6 potrebbe essere disponibile in due dimensioni


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Nel corso delle ultime settimane le indiscrezioni facenti riferimento all’iPhone 6, il prossimo presunto modello di melafonino, hanno iniziato a circolare online, e non solo, in maniera sempre più insistente.


Ai rumor dei giorni scorsi è però opportuno sommare anche quanto emerso in rete da qualche ora a questa parte: a quanto pare l’iPhone 6 sarà disponibile in due diverse grandezze.



DisplaySearch ha infatti avanzato alcune ipotesi in merito alle strategie Apple per il 2014 da poco cominciato da cui è emerso che il prossimo modello di melafonino potrebbe essere immesso sul mercato in due differenti misure andando dunque a soddisfare gli utenti estremamente esigenti.



Un primo modello di iPhone potrebbe infatti presentare un display da 4,7 pollici, un secondo modello potrebbe invece essere dotato di uno schermo da 5,5 pollici.


La tecnologia di fabbricazione dovrebbe essere più o meno identica a quella dell’attuale iPhone 5S. Tenendo conto di ciò il prossimo modello di melafonino dovrebbe quindi essere dotato di un normale pannello LCD LTPS.


Il modello da 4,7 pollici pare vedrà una risoluzione di 900×1600 pixel per un totale di 386 ppi, il modello da 5,5 pollici sarà invece full HD a 1080×1920 pixel per un totale di 401 ppi. Trattasi, detta in altri termini, della prima vera evoluzione del Display Retina per Cupertino.


Unitamente alle informazioni relative al futuro modello di iPhone DisplaySearch ha fornito qualche dettaglio anche riguardo l’iWatch, lo smartwatch di Apple, e l’iPad Pro, una super versione dell’attuale iPad. Secondo DisplaySearch il primo potrebbe vedere l’installazione di uno schermo AMOLED da 1,3 pollici e 1,6 pollici, il secondo un pannello di 12,9 pollici con una risoluzione pari a 2732×2048 pixel.


Per quanto riguarda invece le date di lancio DisplaySearch ritiene che l’iPhone 6 potrebbe arrivare in estate mentre gli altri dispositivi entro la fine dell’anno corrente.



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