30 luglio 2016

Le migliori app fotocamera per Android

App-fotocamera-per-Android

Screenshot_2013-10-30-13-23-13-700x420Le foto sono preziose, ci permettono di catturare bei momenti e di rivisitarli quando più si preferisce. Oggi giorno sempre più persone si affidano alle fotocamere degli smartphone, i quali montano hardware davvero notevoli. Insieme all’obbiettivo però, una buona fotocamera ha bisogno anche del giusto software e spesso è proprio questo che presenta problemi in un cellulare. Chi ama fotografare e ha deciso di appendere al chiodo le macchine fotografiche in favore di uno smartphone, dovrebbe assolutamente avere una tra queste che sono le migliori app fotocamera per Android.

Le migliori app fotocamera per Android: ProShot

Tra le migliori app fotocamera per Android abbiamo ProShot, un’app per veri professionisti. L’interfaccia potrebbe risultare ostica all’inizio, difficile da usare per qualcuno, ma l’app offre numerose funzioni utili. Si noterà subito la griglia sullo schermo, con due livelli diversi che aiuteranno a fotografare il soggetto in maniera dritta. Tra i controlli manuali si possono trovare i soliti ISO, esposizione, focus, bilanciamento dei bianchi, ma anche aggiunte più divertenti come la modalità Light Painting, che permette di vedere le fto svilupparsi sullo schermo in modo mosso. L’applicazione è disponibile nel Play Store al prezzo di 4,27€, con la possibilità di provare la demo prima dell’acquisto.

Le migliori app fotocamera per Android: Open Camera

Open Camera è l’app adatta a tutti coloro che vogliono un software leggero e veloce per scattare le proprie fotografie. È gratuita e contiene quasi tutti le opzioni richieste, come il focus manuale, l’ISO e il tempo di esposizione. La cosa migliore di quest’app è forse il fatto che ha un widget che si può aggiungere al desktop in modo da aprire Open Camera e scattare una foto in un singolo passaggio.

Le migliori app fotocamera per Android: Camera FV-5

Tra le migliori app fotocamera per Android non può mancare Camera FV-5, che oltre ad offrire i classici controlli manuali offre anche funzionalità aggiuntive come quella che permette di scattare diverse foto in successione con diversi livelli di esposizione e di scegliere le migliori da tenere.

Le migliori app fotocamera per Android: Google Camera

Tra le migliori app fotocamera per Android c’è proprio quella offerta dal creatore del sistema operativo. Google Camera offre un’interfaccia pulita e semplice con alcune impostazioni manuali, anche se mancano settaggi come l’ISO, il bilanciamento del bianco e i filtri. Tuttavia funzioni come Photosphere che ti permette di fotografare a 360° in maniera perfetta, per non parlare delle modalità panoramiche. Non è certo la migliore della lista, ma essendo gratuita vale la pena darle uno sguardo.

Le migliori app fotocamera per Android: Camera360 Ultimate

È una delle più famose tra le migliori app fotocamera per Android. Offre un’esperienza completa, capace praticamente di fare qualsiasi cosa si voglia. Utilizza un sistema di filtro lente che puà essere applicato prima di scattare la foto, in modo da non dover verificare solo successivamente se è possibile aggiungereun filtro alla foto. Camera 360 Ultimate presenta una moltitudine di opzioni e effetti, inoltre è molto semplice da usare.

Le migliori app fotocamera per Android: A better camera

Il suo nome significa letteralmente “una fotocamera migliore”, ed è vero: quest’app è senza dubbio migliore delle normali app fotocamera presenti sul Google Play Store. Contiene molte funzionalità interessanti, tra cui Bestshot, che permette di scattare molte foto in successione per poi trovare quella meno sfocata e, generalmente, migliore. Funzionalità ulteriore che normalmente non si trovano neanche tra le altre migliori app fotocamera per Android, è quella che permette di trattare le foto dopo lo scatto. Purtroppo alcune di queste funzionalità sono disponibili solo tramite acquisto-in-app, ma vale la pena considerarne l’acquisto.



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29 luglio 2016

Come configurare Outlook con Gmail

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gmail outlookQuando si acquista uno smartphone Android, il sistema chiede la creazione, o comunque l’uso, di un indirizzo email del servizio di messaggistica di Google, Gmail. Capita però che molti posseggano già un indirizzo e-mail personale e vogliano continuare a farlo, come può succedere se si possiede un indirizzo di posta di Microsoft, che utilizza Outlook. Outlook è uno dei programmi di posta elettronica migliori in circolazione, ed è comprensibile che molti vogliano continuare ad approfittare dei suoi servizi. In questo caso, chi lo desidera può scaricare l’app del client direttamente dal Play Store e configurare Outlook con Gmail.

Configurare Outlook con Gmail passaggio per passaggio

Alcuni non sanno che è possibile configurare Outlook con Gmail, ma il client di Google permette di aggiungere indirizzi e-mail secondari anche di altre compagnie. Come fare quindi? La prima cosa che bisogna fare per configurare Outlook con Gmail è attivare in Gmail l’opzione che consenta di aggiungere indirizzi e-mail di terzi. A volte ciò è possibile in automatico, per cui questo prossimo step per alcuni potrebbe essere superfluo. Da Chrome, andate su http://ift.tt/YhvMto che vi farà accedere a Gmail (la prima volta sarà necessario inserire le credenziali). Da qui, bisogna cliccare sulla rotella in alto a destra e dal menu che scende, cliccare su Impostazioni. Nella finestra, selezionare la finestra Inoltro e POP/IMAP, poi spuntate la voce Attiva POP solo per i messaggi che arrivano a partire da adesso e assicuratevi che vi sia la spunta alla voce Attiva IMAP nella scheda Accesso IMAP. Il prossimo passo consiste nell’attivare il supporto alle applicazioni considerate da Google meno sicure, come avviene nel caso di Outlook. Sempre dal proprio account Google, si clicchi sulla propria foto profilo e si scelga Account personale: di lì si cerci la scheda Accesso e sicurezza e si abiliti la voce Consenti app meno sicure.

Una volta finiti questi passaggi, configurare Outlook con Gmail è facilissimo: se è la prima volta che si usa il client per accedere all’indirizzo Gmail sarà necessario inserire il nuovo indirizzo tramite una procedura guidata. Cliccate su File, poi scegliete Impostazioni account e infine cliccate su Nuovo. Qui sarò il programma stesso a chiedervi tutti gli elementi necessari per configurare Outlook con Gmail, come nome, indirizzo e-mail e password. In taluni casi, Google potrebbe richiedere la creazione di una password ad hoc, cosa che porterà ad una procedura di verifica a due passaggi attraverso la quale bisognerà inserire il proprio numero di cellulare per ricevere il codice richiesto e poi creare la password. Questo accade quando è attiva l’opzione “verifica in due passaggi”.

Configurare Outlook con Gmail inserendo i parametri manualmente

Talvolta capita che Outlook non sia in grado di configurare correttamente l’indirizzo di Gmail. In questo caso si provi innanzitutto a verificare che i dati inseriti siano corretti e che vi sia l’autorizzazione all’accesso per le app meno sicure nelle impostazioni, come visto prima. Altrimenti si potrà decidere di inserire i dati manualmente spuntando la voce Configura manualmente le impostazioni del server o tipi di server aggiuntivi. Si potrà scegliere tra l’uso del protocollo IMAP o POP3, con il primo che è nuovo e più avanzato. Ecco come riempire la scheda:

  • Se si sceglie IMAP per configurare Outlook con Gmail:

Server posta in arrivo (IMAP): imap.gmail.com

Porta: 993

Richiede SSL: si

Richiede autenticazione: si

Server posta in uscita (SMTP): smtp.gmail.com

Porta: 465 o 587

Richiede SSL: si

Richiede autenticazione: sì

Nome completo o nome visualizzato: [Inserire il proprio nome]

Nome account o Nome utente: indirizzo di posta elettronica Gmail

Indirizzo e-mail: indirizzo di posta elettronica Gmail

Password: password utilizzata per Gmail

  • Se si sceglie POP3 per configurare Outlook con Gmail:

Server posta in arrivo (IMAP): pop.gmail.com

Porta: 995

Richiede SSL: si

Richiede autenticazione: si

Server posta in uscita (SMTP): smtp.gmail.com

Porta: 465 o 587

Richiede SSL: si

Richiede autenticazione: sì

Nome completo o nome visualizzato: [Inserisci il tuo nome]

Nome account o Nome utente: indirizzo di posta elettronica Gmail

Indirizzo e-mail: indirizzo di posta elettronica Gmail

Password: password utilizzata per Gmail



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26 luglio 2016

È arrivato Play!, emulatore della Play Station 2 per Android

PS2

1_smallAvete ancora in casa la vecchia Play Station 2 e vorreste giocarci ma non funziona? Ripensare alle ore passate sulla console della vostra infanzia o adolescenza vi rallegra istantaneamente? Se siete nostalgici del secondo modello proposto dalla Sony, oggi abbiamo la soluzione per voi: è infatti disponibile Play! Il primo emulatore della Play Station 2 per Android. Ebbene sì, gli smartphone di nuova generazione sono in grado di far girare i giochi di quindici, dieci anni fa e che richiedevano un macchinario di dimensioni notevoli. Ma come funziona questo emulatore della Play Station 2 per Android?

Come usare Play!, l’emulatore della Play Station 2 per Android

Play! è ancora ai primi stadi di sviluppo, è infatti disponibile solamente la versione alpha, ma questo emulatore della Play Station 2 per Android garantisce già la giocabilità per tantissimi titoli. Come fare allora a giocare ai videogiochi della Play Station 2 su Android? Come prima cosa bisogna scaricare l’apk del programma, che non è disponibile ancora sul Google Play Store. Scaricate il file (il link è alla fine della pagina) e procedete all’installazione. Per poter installare l’emulatore sarà necessario che abbiate attivato l’opzione per l’installazione di applicazioni provenienti da sorgenti sconosciute, cosa che si può fare andando in Impostazioni -> Sicurezza e attivando Sorgenti sconosciute. Una volta installato l’emulatore della Play Station 2 per Android, si avrà bisogno dei giochi della PS2. I giochi possono essere trovati online, pronti da scaricare tramite link diretti o torrent, in formato ISO. Tra i siti che si possono raccomandare vi è Emuparadise, Coolrom.com e theisozone. Una volta scaricato il file ISO è sufficiente trasferirlo sulla memoria dello smartphone se non già presente, dopodiché si potrà avviare Play!. L’emulatore, al suo avvio, riconoscerà automaticamente i file compatibili e sarà sufficiente scegliere il gioco che si vuole emulare per cominciare a giocare.

Play! può essere scaricato qui.



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Prezzo record per lo XiaoMi Mi4: solo €132,45

xiaomi mi4

Dopo le ultime promozioni Gearbest promosse in questi giorni, quest’oggi possiamo proporre un ottimo dispositivo disponibile, in uno stock limitato, con una nuova interessante promo.

xiaomi mi4

Dopo la recente promozione Lenovo, viene infatti proposta, direttamente sul loro e-commerce di riferimento,  un interessantissimo smartphone: lo XiaoMi Mi4.

Caratteristiche dello XiaoMi Mi4

Lo XiaoMi Mi4 è prodotto entusiasmante e decisamente di fascia medio alta. Il touch screen è da 5 pollici, ed è dotato di modulo HSPA+ per il trasferimento dei dati, con connettività Wi-fi e Gps.

La fotocamera è da 13 Megapixel, che consente una risoluzione 4218 x 3096. Può registrare video in 4k. Il processore è lo  Snapdragon 801 Quad Core 2.5GHz , è dotato di 3Gb di Ram e 64 Gb di spazio. E’ dunque un dispositivo con features davvero di prim’ordine, in grado di  far girare tutte le app più pesanti senza difficoltà. Notevoli anche la resa hardware e l’assemblaggio. Lo spessore di soli 8,9 millimetri ne aumentano l’eleganza e ne migliorano l’usabilità.

La promozione Gearbest

Gearbest propone la versione internazionale dello XiaoMi Mi4 64GB 3G per l’Italia ad un prezzo mai visto online e neanche nei negozi “fisici”: €131.69 + €0.76 Italy Express, per un totale di poco più di 132 euro. Dunque, ne vale assolutamente la pena.

Il codice Coupon per aderire alla promozione è GBXiaoMiMi4

Il link diriferimento per poter ottenere il prodotto è http://ift.tt/2anBdEG ma attenzione, la promozione ha probabilmente una durata davvero limitata.

 



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25 luglio 2016

Come cancellarsi da internet

cancellarsi-da-internet

ISAMan mano che la rivoluzione digitale avanza e siamo sempre più connessi online, molte persone cominciano a dubitare della sicurezza di internet: gli attacchi di cyber criminali sono sempre più sofisticati e pericolosi, ma c’è anche altro di cui preoccuparsi: gli stessi governi e le agenzie governative sparse per il mondo spesso finiscono, lecitamente o illecitamente, a spiarci tramite le telecomunicazioni. Una soluzione radicale che sempre più persone stanno prendendo in considerazione è quella di cancellarsi da internet e oggi vedremo come fare.

Cancellarsi da internet: premessa

Prima di decidere se cancellarsi da internet, sarebbe saggio pensarci a lungo e seriamente: molte azioni di cui si scriverà di seguito non possono essere annullate e quindi si perderanno tutti i dati salvati nella rete. Se avete già pensato a tutte le conseguenze che comporta cancellarsi da internet, ecco come procedere.

Chiudere gli account social per cancellarsi da internet

Una prima azione da fare è sicuramente quella di cancellare tutti i propri account di internet. È possibile che vi siate iscritti a siti o forum di cui non vi ricordiate, ma la cosa fondamentale è cancellarsi da quelli più frequentati: maggiormente famoso è il sito, più importante è cancellarsi per cercare di cancellarsi da internet. Tra i siti più famosi a cui probabilmente sarete iscritti e da cui dovrete cancellarvi vi sono: Facebook, Twitter, Youtube, LikedIn, Flickr, Amazon, Paypal, eBay, MySpace. È fondamentale cancellarsi anche dai siti come AlmaLaurea, siti di videogiochi e chiudere tutti quegli account associati ai siti precedenti (si pensi, ad esempio, al contatto di Tweetdeck, per chi usa tale app per twittare). Ci sono alcuni siti che non consentono una cancellazione definitiva dell’account, ma solo una disattivazione. In questi casi è comunque possibile provare ad eliminare tutte le informazioni personali dall’account, lasciando spazi vuoti o scrivendo informazioni inventati. Per modificare le informazioni sarà spesso necessario inserire un indirizzo e-mail per confermare le modifiche: sarà quindi necessario creare un nuovo indirizzo e-mail, che non consenta di arrivare alla vostra persona, e sul quale potrete far inviare le e-mail di quei siti che lo richiederanno. Un buon metodo per la creazione dell’email è quello di crearla usando nick strani, che non compongano parole di senso compiuto, ma che invece siano semplicemente una serie di lettere, numeri e caratteri speciali. Questi indirizzi potranno essere usati anche come indirizzi di base per quegli account non eliminabili, andando quindi a sostituire gli indirizzi precedenti.

Cancellarsi da internet: controllare newsletters e motori di ricerca

Un altro passo importante per cancellarsi da internet consiste nel cancellarsi dalle mailing list e newsletters dei siti. Questa operazione è abbastanza facile, basta entrare in una email di ciascun sito e in fondo al testo si troverà l’opzione per cancellarsi dalla newsletter. Basterà cliccarci sopra e seguire le istruzioni fornite dal sito (di solito si apre una pagina del browser in cui basta confermare la propria intenzione e, talvolta, rispondere ad un breve sondaggio sul perché della scelta).

Per verificare se si è cancellato tutto esiste un modo semplicissimo: basta cercare il proprio nome sui principali motori di ricerca ed eventualmente cancellarsi dal sito che si ha avuto come risultato. In questo passaggio è bene ripetere l’operazione sui principali motori di ricerca online, che potrebbero fornire risultati diversi.



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23 luglio 2016

Promozioni estive Gearbest: sorprendente l’offerta smartphone

ZUK Z2 Lenovo

D’estate è tempo di grandi promozioni anche per aziende come Gearbest, una dei migliori e-commerce cinesi che col tempo si è fatta rapidamente conososcere per l’ottimo rapporto qualità prezzo e per lo straordinario gradiente di affidabilità, valutabile grazie anche alle ottime recensioni proposte.

ZUK Z2 Lenovo

In questo articolo, possiamo proporre l’ottimo Lenovo ZUK Z2, dispositivo praticamente introvabile nei negozi italiani e poco conosciuto anche ai più esperti, ma in grado di offrire grandi soddisfazioni. Per chi non lo sapesse, il Lenovo ZUK Z2 è uno smartphone di prima fascia che propone strumenti e soluzioni all’avanguardia. Questo straordinario dispositivo Lenovo utilizza un processore Snapdragon 820 64 bit Quad Core da 2,15 Ghz, è dotato di fotocamere da 13 e da 8 Megapixel, e può confrontarsi, per caratteristiche e stile, con “mostri sacri” come il One Plus 3, il Huawei P9 Plus o lo Xiaomi Mi5.

Quanto costa il Lenovo ZUK Z2 in promozione Gearbest?

Gearbest propone, con un’ottima promozione, lo ZUK Z2 modello da 64 memoria disponibile e ben 4 Gigabyte di RAM al prezzo record di € 253,67, senza costi  nascosti o aggiuntivi. Le spese relative ai dazi doganali verranno pagati da Gearbest alla fonte. Il tempo per poter ricevere lo smartphone con il sistema “PriorityDirect Mail -> Italy Express” è di circa 15 giorni.

Il Codice Coupon da poter utilizzare per procedere all’acquisto scontato dello ZUK Z2 è il seguente: ZUKZ2GB, attivabile da questo link:

http://ift.tt/2a80oti

Buon acquisto su Gearbest!

Video Recensione Lenovo ZUK Z2



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22 luglio 2016

Come risparmiare la batteria con Pokemon GO

A sample display of the upcoming "Pokemon Go" mobile game to be released in 2016 for smartphones and accompanying accessories are shown to the press by Pokemon Co. in Tokyo on Sept. 10, 2015. Pokemon, short for Pocket Monster, is a hit comic series on which the video game series is based. (Kyodo)==Kyodo

pokemon-go-smartphone-aplicacionPokemon GO starà che sta facendo impazzire il mondo in senso positivo, ma non mancano le lamentele. A parte le notizie che continuano a susseguirsi di persone vittime di incidenti a causa del gioco (non giocate mai a Pokemon GO mentre siete alla guida e prestate sempre attenzione a dove andate, ne va della vostra vita e di quella di chi vi è vicino!), gli utenti stessi si lamentano di quanto il gioco consumi la batteria velocemente, intaccando seriamente l’uso dello smartphone. Oggi, quindi, vi diamo dei consigli su come risparmiare la batteria con Pokemon GO.

Risparmiare la batteria con Pokemon GO usando l’opzione risparmio energetico

Un primo modo per risparmiare la batteria con Pokemon GO è quello di azionare il risparmio energetico sia del gioco che dello smartphone. Pokemon GO, infatti, offre la possibilità di selezionare una modalità di risparmio della batteria, attivabile direttamente dalle impostazioni del gioco. Dopo aver fatto ciò, fate lo stesso con il vostro smartphone: se si ha un iPhone, basta andare in Impostazioni -> Batteria -> Modalità di risparmio energetico. Su Android spesso i vari produttori di smartphone creano le proprie modalità di risparmio, solitamente accessibili dal menu a tendina che si apre dall’alto con tutte le scorciatoie. In ogni caso dovreste trovare l’opzione in Impostazioni -> Batteria: da lì pigiate sui tre puntini verticali, selezionate la modalità di risparmio e attivatela.

Risparmiare la batteria con Pokemon GO riducendo la luminosità

Un secondo modo per risparmiare la batteria con Pokemon GO è quello di ridurre la luminosità del display, una delle principali cause della morte della batteria. Ovviamente questo potrebbe essere problematico se si gioca di giorno, a contatto diretto con la luce, ma cercate sempre di ridurre il più possibile. Sia su Android che su iPhone, la luminosità può essere ridotta direttamente dal menu a tendina che si tira giù dall’alto.

Risparmiare la batteria con Pokemon GO disattivamento funzionalità secondarie

Altro consiglio per risparmiare la batteria con Pokemon GO è quello di eliminare la realtà aumentata, i suoni e la vibrazione. Sicuramente è figo vedere il pokemon di fronte a sé grazie alla fotocamera del cellulare, ma questa opzione è anche una delle più dispendiose di energia. Disattivare musica, suoni e vibrazione dalle impostazioni del gioco, inoltre, aiuterà ulteriormente a consumare meno batteria.



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21 luglio 2016

Come proteggere lo smartphone da acqua, sole e sabbia

Woman text messaging with smartphone at beach --- Image by © Frederic Cirou/ès Photography/Corbis

ThinkstockPhotos-175956258-1440x580Siamo ormai in piena estate, molti si stanno già godendo la frescura del mare mentre molti altri partiranno nel giro delle prossime settimane. Mentre molti italiani abbandoneranno le proprie case e le routine quotidiane, lo stesso non avverrà per gli smartphone, amici inseparabili anche sotto l’ombrellone. Gli smartphone però, si sa, sono oggetti assai delicati, e portarli in spiaggia può non essere saggio, a meno che non si prendano le precauzioni necessarie. Ecco allora qualche suggerimento per proteggere lo smartphone da acqua, sole e sabbia.

Proteggere lo smartphone dal sole e dal calore

Cominciamo con il primo consiglio su come proteggere lo smartphone da acqua, sole e sabbia. Forse non molti ci pensano, ma il primo nemico dello smartphone è il sole e il calore che emette. Con le temperature altissime che si raggiungono in spiaggia, lo smartphone viene messo a dura prova. Chi ha posseduto o possiede un iPhone sa bene come la Apple abbia inserito un bel messaggio di avviso quando lo smartphone si surriscalda troppo, invitando il possessore a spegnere l’apparecchio. Per android, purtroppo, di solito questo messaggio non c’è e spesso capita di osservare lo smartphone cominciare a funzionare male o fare cose strane, ma in alcuni casi si può avere un vero e proprio danneggiamento delle parti elettriche del dispositivo. Le cose principali da evitare, se proprio non si riesce a stare lontani dallo smartphone, è di non caricarlo al caldo, perché il caricabatterie potrebbe surriscaldarsi e dare problemi, e di evitare cover che non permettano allo smartphone di “respirare”. Se si nota che lo smartphone si sta surriscaldando troppo, infine, provate a spegnerlo e a lasciarlo all’ombra, evitando di lasciarlo al contatto diretto con il sole.

Proteggere lo smartphone da acqua e sabbia

Continuiamo con la nostra guida su come proteggere lo smartphone da acqua, sole e sabbia e soffermiamoci sul pericolo sabbia. La sabbia può diventare molto pericolosa per lo smartphone, perché i granelli minuscoli possono infilarsi al suo interno e danneggiarlo o, ad esempio, finire davanti all’obiettivo della fotocamera. Evitare quindi di usarlo con mani sporche e attenzione a tenerlo in borse ben chiuse dove non entri la sabbia. Per quanto riguarda l’acqua, invece, ovviamente la cosa migliore è tenerlo più lontano possibile dall’acqua. In caso contrario, altrimenti, esistono delle cover subacquee che vi permetteranno di dormire sonni tranquilli. Cosa fare se ormai è troppo tardi e vi è finita acqua nello smartphone? Non pensate subito al peggio, non sempre i telefoni si friggono se finiscono in acqua (questo ovviamente dipenderà dal modello dello smartphone, da che tipo di contatto si è avuto e quanto tempo il contatto con l’acqua è durato). Come prima cosa, combattete la voglia di usare un phon per asciugare lo smartphone, perché l’aria del phon è troppo calda e forte e può finire per danneggiare ulteriormente il dispositivo. Due sono le soluzioni universalmente proposte: la prima è quella di tenere lo smartphone in una vaschetta, ricoperto da riso per qualche giorno: il riso riesce infatti ad asciugare l’umidità, ma è meglio cambiarlo ogni 12 ore massimo per assicurarsi un risultato migliore. In alternativa si può inserire il cellulare in un panno e posizionarlo affianco ad una fonte di calore, oppure comprare un riattivante elettrico dal costo di pochi euro, in grado di eliminare l’ossidazione creata.



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19 luglio 2016

Come ottenere le Pokemonete in Pokemon GO

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pokemon-go-photo00_c78f.1920È vero, ormai non si fa che parlare di Pokemon GO. Il gioco è uscito ufficialmente il 15 luglio in Italia, ma è già un fenomeno di massa. Ovunque si vada non si possono non notare manipoli di persone più o meno grandi d’età con lo smartphone in mano, fermi in un punto, che cercano di catturare un pokemon con il loro smartphone o sfidano una palestra alla ricerca di gloria. Ha fatto molto scalpore il video diffuso qualche giorno fa in un cui una folla correva a destra e a sinistra a Central Park alla ricerca di un Charizard apparso per caso. Ma il successo di Pokemon GO è comprensibile: la saga dei mostriciattoli ha stregato milioni e milioni di spettatori negli scorsi vent’anni e tutti hanno sognato di poter fare come Ash e andare alla ricerca dei Pokemon per il mondo. Del gioco abbiamo già parlato nella nostra guida e nell’articolo sui migliori trucchi di Pokemon GO, ma non ci siamo ancora soffermati su un argomento che tanto sta interessando il web: come ottenere le Pokemonete in Pokemon GO?

Tutti i modi per ottenere le Pokemonete in Pokemon GO

Prima di capire come come ottenere le Pokemonete in Pokemon GO, spieghiamo un attimo a cosa servono. Le pokemonete possono essere usate all’interno del gioco per acquistare strumenti: si potranno acquistare pokeball, ma anche aromi, fortunuovi e anche ampliare lo spazio per gli strumenti nella borsa o lo spazio per i pokemon posseduti. Tutto ciò che può essere acquistato, e i relativi strumenti, può essere osservato nell’area Negozio all’interno del gioco. Esistono sostanzialmente due modi per ottenere le Pokemonete in Pokemon GO:

  • Il primo metodo è ovviamente quello di acquistarle. Al momento il gioco presenta le seguenti offerte:

Pokemonete x 100: 0.99€

Pokemonete x 550: 4.99€

Pokemonete x 1200: 9.99€

Pokemonete x 2500: 19.99€

Pokemonete x 5200: 39.99€

Pokemonete x 14500: 99.99€

Insomma, per poter ampliare lo zaino avreste bisogno di spendere 2€. Ovviamente non tutti vogliono o possono spender soldi per acquistare pokemonete e per fortuna esiste un secondo metodo.

  • Il secondo metodo per ottenere le Pokemonete in Pokemon GO è quello di sconfiggere le palestre rivali e lasciare uno o più dei vostri Pokemon a difesa della stessa. Ciascun pokemon vi farà guadagnare 10 pokemonete e 500 fiale di polvere per ogni 21 ore che resterà nella palestra.

Come sfidare le palestre per ottenere le Pokemonete in Pokemon GO

Per poter sfidare una palestra occorre raggiungere il quinto livello. A questo punto vi verrà chiesto di affiliarvi a una delle tre squadre presenti nel mondo di Pokemon GO: la squadra blu, quella della saggezza, il cui simbolo è Articuno; la squadra gialla, quella dell’istinto, che ha come simbolo Zapdos; la squadra rossa, quella della forza, il cui simbolo è invece Moltres. Una volta scelta la vostra squadra preferita, potrete cominciare a sfidare le palestre rivali, riconoscibili dal colore della palestra, oppure allenarvi nelle palestre già conquistate dalla vostra squadra. La differenza sarà che, mentre nel primo caso, avrete a disposizione una squadra da 6 pokemon, nel secondo caso potrete allenare un solo pokemon. Non vi resta quindi che andare a sconfiggere palestre nemiche o prendere palestre vuote e lasciare a difesa pokemon forti in grado di resistere ad attacchi esterni. In questo modo sarete in grado di ottenere le Pokemonete in Pokemon GO in men che non si dica.



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18 luglio 2016

Come aumentare la RAM dello smartphone tramite la microsd

ram-android

ram-android-sempre-pienaQuasi tutti coloro che acquistano uno smartphone prestano molta attenzione alla dimensione della memoria interna, ma spesso non sanno che è la memoria RAM ad essere veramente fondamentale, perché la quantità presente nel dispositivo influenza la sua capacità di far funzionare le applicazioni e di farlo senza rallentamenti. I migliori smartphone venduti in questo periodo hanno una RAM che va dai due ai quattro giga, ma i dispositivi più economici possono presentarsi con un quantitativo decisamente inferiore, il che può inficiare la loro esperienza. Molti Pensano che, al contrario di quanto avvenga per il computer, sugli smartphone non sia possibile aumentare la RAM. Ma se invece fosse possibile? Oggi vediamo come aumentare la RAM dello smartphone tramite la microsd.

Perché aumentare la RAM dello smartphone tramite la microsd? L’importanza della RAM è fondamentale. Mentre uno spazio di memoria più ampio consente di conservare più foto e canzoni, con più memoria RAM il processore è in grado di funzionare e quindi di eseguire i programmi più velocemente.

Ecco come aumentare la RAM dello smartphone tramite la microsd

Esiste un modo per aumentare la RAM dello smartphone tramite la microsd ma funziona solo se siete in possesso dei permessi di root per il vostro smartphone. In questo caso potete acquistare ROEHSOFT RAM Expander (SWAP) al prezzo di 9,99€, compatibile con tutti i dispositivi Android che appunto siano stati sbloccati. Per verificare se RAM Expander è compatibile con il vostro dispositivo, installate prima MemoryInfo & Swapfile Check e cliccate su Start RAMEXPANDER Test Here per ottenere i risultati che si desiderano, quindi selezionare la microSD per controllare se può essere utilizzata e scegliere Click for result. Se esce il Congratulations, si può procedere ad installare l’app RAM Expander. Dopo aver acquistato l’applicazione, concedetele i permessi di root e scegliete la lingua preferita. Comparirà poi uno schermo dove si potrà scegliere quanta RAM dedicare alla partizione SWAP: se non si sa che valore scegliere, esiste l’ozpione Optimal Value con la quale l’app sceglierà per voi. Prima di procedere, assicuratevi che Autorun sia attivo e poi potrete cliccare su Swap Activ. In questo modo avrete creato nuova RAM per il vostro smartphone, che sicuramente godrà di prestazioni migliori.



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16 luglio 2016

Come collegare due monitor al computer

Dual Monitors

dual-screen-gamingGrazie ai passi da gigante che si fanno nel mondo dei computer anno dopo anno, collegare due monitor al computer non è più difficile e costoso come anni fa, ma anzi il sistema è accessibile facilmente a chiunque ne abbia bisogno. I computer di oggi, infatti, supportano tutti il collegamento di due monitor e quelli più vecchi che non supportano la cosa possono essere aggiornati con una scheda grafica dal costo di qualche decina di euro. Inoltre, con le nuove versioni di Windows non sono più necessari tutti quei programmi esterni prima richiesti, perché il sistema integra già tutte le funzionalità necessarie. Passiamo dunque a spiegare tutto quello che serve per collegare due monitor al computer.

Prima di collegare due monitor al computer assicurarsi di avere tutto a disposizione

Per collegare due monitor al computer occorrono ovviamente due schermi, che però non necessariamente devono essere uguali. Se i modelli possono essere diversi, è però preferibile che entrambi abbiano la stessa risoluzione, per evitare problemi dovuti al ridimensionamento automatico di una finestra durante il passaggio da uno schermo all’altro. Opzione alternativa, sarebbe quella di impostare i due schermi su una risoluzione uguale, anche se non è la massima possibile per uno dei due. Per modificare la risoluzione dello schermo basta cliccare col tasto destro del mouse sul desktop, in una parte vuota dello schermo, e scegliere le impostazioni dello schermo. Una volta spiegato degli schermi, bisogna pensare al modo per collegarli. I due computer devono possedere almeno due uscite diverse ciascuno: ad esempio una porta HDMI e una VGA, a meno che il computer non possegga due uscite uguali. Se quindi si deve acquistare un nuovo monitor, è importante prestare attenzione sul numero e tipo di uscite che possiede. Procediamo ora a spiegare le configurazioni da impostare per collegare due monitor al computer.

Collegare due monitor al computer, come procedere

La procedura per collegare due monitor al computer è uguale per le ultime versioni di Windows, ma in Windows 10 ci sono più opzioni. Andate a collegare il secondo monitor, Windows dovrebbe rilevarlo immediatamente e visualizzare un secondo desktop. A questo punto bisogna scegliere quale dei due monitor è quello principale. Se il secondo schermo non mostra nulla, cliccate con il destro del mouse sul desktop e dal menu a tendina che si apre, selezionate Impostazioni schermo. Dalle Impostazioni schermo, lo schermo primario viene indicato con un 1 sopra, mentre il monitor secondario con un numero 2. Da qui si può verificare se il monitor primario è effettivamente identificato come tale dal sistema: selezionate il monitor in questione e premete Rileva per scoprire se è impostato come primario e secondario. Nel menu viene anche data la possibilità di impostarlo come schermo principale qualora non lo fosse già.

Una volta collegati i due monitor al computer si consiglia di modificare la risoluzione dello schermo, qualora le risoluzioni fossero diverse sui due monitor. Se uno è più nuovo e ha una risoluzione maggiore dell’altro, si consiglia comunque si sacrificare la risoluzione scegliendo quella massima dell’altro monitor. Scelte le impostazioni che più si preferiscono circa la risoluzione, si deve poi decidere se si vuole che il desktop si allunghi su entrambi gli schermi o se duplicare il desktop sul secondo monitor. Ovviamente la scelta varierà a seconda che si voglia lavorare in dual monitor oppure no.

Se si possiede Windows 10 e si decide di collegare due monitor al computer, si hanno molte più opzioni a disposizione. Si può ad esempio scegliere il modo in cui visualizzare la barra delle applicazioni quando è in funzione il dual monitor. Per scegliere basta cliccare con il destro sulla barra inferiore di Windows e scegliere Proprietà e poi Monitor Multipli.



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15 luglio 2016

Trucchi per Pokemon GO

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Pokémon-GO-3I pokemon stanno conquistando il mondo. Ovunque si navighi non si parla d’altro, ovunque si guardi per strada si vedono ragazzi, più o meno giovani, con lo smartphone in mano. Pokemon GO è grande successo della Nintendo, che non a caso ha visto aumentare il suo valore di ben 7 miliardi e mezzo di dollari dopo l’uscita del gioco in Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Il gioco, non ancora uscito in Italia, è stato reso disponibile tramite download dell’apk (come già visto nel nostro precedente articolo) e sono già in decine di migliaia a star attivamente giocando in tutta la penisola. Per non rimanere indietro rispetto ai più preparati, vi proponiamo una guida con tutti i trucchi per Pokemon GO.

Il gioco è inaspettatamente complesso. All’inizio può sembrare che tutto quello che si debba fare è girare per la città, catturando pokemon random. Ma a differenza di altri giochi per dispositivi mobili, Pokemon GO lascia la sua complessità senza spiegazioni. Ci si trova catapultati in un mondo che bisogna dominare mentre si cerca ancora di capirlo. Per questo e altri motivi, cominciamo subito ad elencare i migliori trucchi per Pokemon GO.

Trucchi per Pokemon GO: come ottenere subito Pikachu

Il primo dei trucchi per Pokemon GO non poteva che riguardare Pikachu, il pokemon più famoso e amato di tutti. Nel gioco appena rilasciato, al primo accesso si ha la possibilità di scegliere tra tre pokemon, gli starter di Kanto: Bulbasaur, Squirtle e Charmender, mentre non vi è traccia di Pikachu. Ora, come prima cosa bisogna dire che si avrà la possibilità di catturare tutti e quattro i pokemon durante il gioco. Pikachu è però forse il più raro dei 4, anche se è possibile catturarlo od ottenerlo tramite uova. Se non si vuole rischiare per ottenerlo, però, esiste un trucchetto che vi permette di ottenere Pikachu immediatamente. Quando all’inizio del gioco vi viene richiesto di scegliere uno dei tre starter, dovete rifiutare di farlo per almeno quattro o cinque volte. A questo punto comparirà un Pikachu da una pokeball e sarà possibile registrarlo nel pokedex e tenerlo come proprio.

Trucchi per Pokemon GO: sfruttare al meglio la distanza percorsa

Un altro dei trucchi per Pokemon GO consiste nello sfruttare a proprio vantaggio il sistema di spostamenti. Il gioco è ovviamente un outdoor game e richiede che il giocatore cammini per i luoghi circostanti al fine di aumentare di livello, trovare Pokemon è far schiudere le uova. Molti hanno già pensato di imbrogliare il sistema camminando in auto, ma così non funziona: quando il gioco rileva che si sta andando troppo veloci, smette di contare la distanza percorsa e quindi tutto diventa inutile. In linea di massima si può dire che superare i 20km/h fa scattare il blocco del conteggio dei passi da parte di Pokemon GO. Il gioco può comunque essere aperto se ad esempio ci si trova nel traffico o in mezzi pubblici come tram e pullman, dove spesso continuerà a considerare la distanza percorsa. Inoltre può essere molto utile andare a velocità ridotta in bicicletta. Un altro trucco è quello di modificare il gps per far credere al gioco di essersi spostati senza aver mosso un piede. Modificare la posizione del gps è possibile però solo se si hanno i permessi di root dello smartphone Android, scaricando un’app che si chiama proprio fake gps (gps falso). Questo trucco è pericoloso: se si dovesse posizionare il segnale ad una distanza il sistema potrebbe riconoscegliere l’imbroglio e bannarvi dal gioco. Il nostro consiglio è quindi quello di lasciar perdere, a meno che non sappiate cosa fate.

Trucchi per Pokemon GO: risparmiare la batteria

Terzo dei trucchi per Pokemon GO riguarda la batteria. Il gioco è sicuramente impegnativo per la batteria di qualsiasi smartphone, che finisce con il consumarsi nel giro di un paio d’ore se si decide di giocare con una certa costanza. Molti non sanno che il gioco consente anche di scegliere una modalità di risparmio energetico, che minimizza l’uso della batteria scurendo lo schermo quando il telefono è sotto sopra e non in uso, come quando, ad esempio, lo si ha in una tasca. Questa modalità non fa miracoli, quindi si consiglia anche di abbassare la luminosità del display il più possibile.

Trucchi per Pokemon GO: aumentare di livello velocemente

Passiamo avanti con i trucchi per Pokemon GO e vediamo come aumentare di livello velocemente. Per passare di livello (e ottenere la possibilità di trovare pokemon più forti e raro) è necessario guadagnare un certo ammontare di punti esperienza. Catturare un Pokemon, ad esempio, dà 100 punti esperienza, mentre l’apertura di un uovo che richiede una passeggiata di 5km ne dà 500. Un modo per guadagnare più punti esperienza e salire di livello più velocemente è quello di usare un Fortunuovo. Con queste uova particolari il giocatore potrà guadagnare il doppio dei punti esperienza per un periodo di 30 minuti. Si potrebbe, ad esempio, far evolvere i pokemon solo dopo aver usato un Fortunuovo e guadagnare 1000 punti invece dei normali 500 per ogni evoluzione.

Trucchi per Pokemon GO: come catturare pokemon

Per quanto riguarda il momento della cattura, grande importanza viene data anche al modo in cui si lancia la pokeball. Come ormai tutti i giocatori sanno, per catturare i Pokemon non si inizia una lotta, ma semplicemente si lanciano pokeball al pokemon selvatico. Il processo non è semplicissimo perché si deve comunque lanciare la palla nel modo giusto. Inoltre alcuni pokemon sono più difficili da catturare rispetto ad altri e questo lo si nota dal colore del cerchio interno: verde se è facile, rosso se difficile. I cerchi, inoltre, cambiano dimensione: se si sta provando a catturare un pokemon difficile, con un cerchio rosso, si avranno più probabilità quando il cerchio è piccolo. Se poi si vogliono più punti esperienza, si possono provare i lanci curvi: tenendo premuto sulla pokeball ed effettuando dei piccoli cerchi sullo schermo prima di lanciare la palla, si otterrà un lancio ad effetto.

 



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13 luglio 2016

Come installare Windows Media Center in Windows 10

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Windows-Media-CenterWindows 10 è stato un deciso passo in avanti da parte di Microsoft, che voleva distanziarsi dalle precedenti versioni del sistema operativo, che non erano proprio piaciute alla stragrande degli utenti. Il nuovo Windows è migliorato sotto molti punti di vista, seppure vi sia sempre qualcuno nostalgico di vecchie funzionalità poi abbandonate, e questo grazie ad un focalizzarsi, da parte degli sviluppatori, su punti ben precisi e lasciando poco spazio a strumenti inutili. Ciò nonostante, sono in molti a lamentare la mancanza, nel nuovo sistema operativo, del Windows Media Center. Come installare Windows Media Center in Windows 10?

Perché installare Windows Media Center in Windows 10

Windows Media Center è un’applicazione che permette agli utenti di visualizzare o registrare in diretta la televisione, oltre a poter riprodurre musica e video. Il programma è comparso per la prima volta in Windows XP ed è poi stato rilasciato per Windows Vista, 7 e 8 pro come un’add-on. Il programma non è presente in automatico su Windows 10, ma esistono ancora numerosi utenti a cui piace, grazie soprattutto al fatto che il programma non richiede particolari requisiti hardware ed è molto semplice da utilizzare. Vediamo allora come installare Windows Media Center in Windows 10.

Installare Windows Media Center in Windows 10 in pochi passi

Installare Windows Media Center in Windows 10 è facilissimo. Il sito della Microsoft mette a disposizione il software sia per la versione a 32bit che a 64bit di Windows 10. Se non sapete quale sia la versione del vostro Windows 10 è a 32 o 64bit, basta scrivere Informazioni sul PC nella barra di ricerca di Windows e scegliere il risultato corrispondente. Alla pagina che si apre, sarà possibile scoprire il tipo di versione posseduta sotto la voce Tipo di sistema. Scaricata la versione desiderata, vediamo come installare Windows Media Center in Windows 10. Il file sarà in formato 7z, per cui sarà necessario il programma 7zip o anche Winrar per aprirlo. All’interno della cartella WMC64, andate ad avviare Testrights come amministratore andando a cliccare sul file con il tasto destro. Fate lo stesso con il file Installer e l’installazione si avvierà subito dopo. Se vi dovesse essere qualche errore, riavviate il computer e poi ripetete l’operazione con il file Testrights.



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12 luglio 2016

Come entrare in modalità provvisoria su Windows 10

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modalita-provvisoria-windows-10Chiunque sia cresciuto con un computer Windows sa che il sistema operativo di Bill Gates dà la possibilità di accedere al sistema in una modalità che viene detta provvisoria e che risulta particolarmente utile quando si vuole operare una diagnostica del computer o si hanno problemi da risolvere, grazie al fatto che durante questa modalità, la maggior parte dei driver, periferie e applicazioni non vengono avviate. In questa guida vedremo come entrare in modalità provvisoria su Windows 10, in maniera facile e veloce.

Primo metodo per entrare in modalità provvisoria su Windows 101

Cominciamo subito con lo spiegare come entrare in modalità provvisoria su Windows 10 in maniera normale. Come prima cosa bisogna entrare nelle impostazioni di Windows. Per farlo si può entrare su Start cliccando sul tasto Windows che si trova a sinistra del tasto Space e da lì, in basso a sinistra, scegliere Impostazioni. Entrati nelle impostazioni bisogna scegliere Aggiornamento e sicurezza e poi andare in Ripristino, sezione in cui si può scegliere tra Reimposta il PC, funzione utile se il computer presenta il computer e si vuole provare a risolverli, oppure Avvio Avanzato, con cui si procede all’avvio del dispositivo e si possono modificare le impostazioni del firmware, o ancora modificare le impostazioni di avvio di Windows o ripristinare il sistema da un’immagine. Andiamo a cliccare su Riavvia Ora sotto Avvio Avanzato per entrare in modalità provvisoria su Windows 10. Al riavvio del computer verranno offerte diverse opzioni: per entrare in modalità provvisoria su Windows 10 ci basterà premere il tasto F4, oppure il tasto F5 se si vuole avviare Windows 10 in modalità provvisoria con rete, cioè con la possibilità di utilizzare internet.2

Secondo metodo per entrare in modalità provvisoria su Windows 10

Esiste poi un secondo metodo per entrare in modalità provvisoria su Windows 10 direttamente, perché non richiede di entrare nelle impostazioni del computer. Tutto quello che bisogna fare è tenere premuto il tasto SHIFT mentre si pigia sul pulsante di alimentazione, dopodiché basta scegliere Riavvia e all’avvio si avrà la stessa schermata dell’opzione precedente.



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11 luglio 2016

Come difendersi dal virus Pawost

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35-single-defaultPawost è un malware frutto del nuovo trend sempre in crescita e che consiste nell’attaccare i device mobili, oggi a rischio sicurezza più dei computer. Secondo l’azienda di cyber sicurezza Malwarebytes, questo nuovo virus si impossessa subdolamente di uno smartphone e fa partire chiamate verso la Cina, con conseguenti costi altissimi della bolletta telefonica. A questo si aggiungerebbero altre conseguenze di cui vedremo. Ma come difendersi dal virus Pawost?

Perché il virus Pawost è pericoloso

Come già spiegato nei nostri precedenti articoli su come difendersi dai virus sugli smartphone, i device mobili sono il nuovo paradiso dei cyber criminali, e in pericolo sono soprattutto quelli che posseggono un dispositivo con il sistema operativo Android. Se un antivirus può spesso essere inutile perché non in possesso dei permessi necessari per effettuare una scansione approfondita dei file di sistema alla ricerca di minacce, esistono dei modi per difendersi dagli attacchi degli hacker. Ma vediamo in particolare come difendersi dal virus Pawost. Pawost è un virus che, a detta di Malwarebytes, si celerebbe dietro un’applicazione che fornisce un cronometro. Una volta installata questa applicazione, appare una notifica senza testo di Google Talk e Pawost fa partire diverse chiamate verso numeri che hanno il prefisso 259, uno di quelli assegnati alla Cina. Ma Pawost non si ferma qui, perché fa anche peggio: il virus invia le informazioni personali su internet, come il numero CCID della carta di credito, ma anche il numero di telefono e il codice IMEI del proprio telefono. Oltre a questo, il virus potrebbe anche la ricezione degli SMS, in modo da non far arrivare le notifiche delle banche sulle spese effettuate, ma anche inviare SMS verso numeri a pagamento.

Le azioni da intraprendere per difendersi dal virus Pawost

Come fare a difendersi dal virus Pawost allora? La gravità del virus sta nel fatto che a causa delle sue caratteristiche, l’utente infettato potrebbe anche non accorgersi del virus. Questo perché Pawost, oltre a bloccare gli SMS, non fa attivare l’illuminazione dello schermo e dei tasti quando opera. Per difendersi dal virus Pawost l’unica cosa è prestare la massima attenzione quando si scarica un’applicazione proveniente da una società sconosciuta e soprattutto prestare massima attenzione ai permessi che l’applicazione chiede di ottenere. Mentre chi possiede Android Marshmallow è più tutelato, chi ha uno smartphone con un sistema operativo più vecchio, è più esposto al rischio infezione, a causa della diversa gestione della concessione dei permessi.



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9 luglio 2016

Come si gioca a Pokemon GO

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Non si parla di altro da giorni ormai, noi stessi abbiamo già dedicato a Pokemon GO un articolo in cui è disponibile anche il link al download. L’intera rete è presa dalla febbre dei Pokemon e tutti fanno a gara per acchiapparne il più possibile. Nonostante il gioco non sia ancora uscito ufficialmente in Italia, grazie al file apk reso disponibile online sono già migliaia gli allenatori italiani che si sfidano nelle palestre per portare il loro team alla vittoria. Ma come si gioca a Pokemon GO? Il gioco inizialmente può essere difficile da capire per chi è abituato alla saga per Nintendo, per questo ecco una guida grazia alla quale potrete cominciare la vostra avventura da allenatori in possesso di tutto ciò che è necessario sapere.

Come si gioca a Pokemon GO: premessa

Prima di spiegare come si gioca a Pokemon GO, ricapitoliamo la situazione: due anni fa fu annunciato che la Pokemon Company avrebbe affidato alla Niantic il progetto di creare il primo videogioco dei Pokemon per smartphone. La Niantic aveva il compito di creare un gioco basato sulla realtà aumentata, come fatto precedentemente per Ingress: un gioco che unisse la realtà alla fantasia e che permettesse si piazzare i Pokemon all’interno del mondo reale grazie all’ausilio della fotocamera e del gps. L’obiettivo di Pokemon GO è quindi di avventurarsi nel mondo reale alla ricerca dei Pokemon, distribuiti geograficamente in maniera non omogenea, e sfidare e difendere le varie palestre posizionate presso luoghi di particolare importanza.

Le informazioni basilari per giocare a Pokemon GO

Screenshot_20160709-201908Procediamo ora a spiegare nel dettaglio come si gioca a Pokemon GO. Non appena avviato per la prima volta il gioco, si potrà creare il proprio avatar che comparirà nel gioco, personalizzabile in ogni aspetto visivo. Fatto ciò verrà data la possibilità di scegliere il primo Pokemon tra i tre starter originali: Bulbasaur, Charmender o Squirtle. Fatta la scelta, si potrà cominciare a viaggiare nel mondo reale: per muoversi nel gioco e trovare Pokemon, bisogna infatti camminare realmente, con il gioco attivato. Nel mondo di Pokemon GO potrete trovare due luoghi particolari: le Palestre, indicate con simboli grigi (o del colore del team che le ha conquistate, su questo ci ritorneremo a breve) e i Pokestop, indicati in blu, dai quali si potranno ottenere strumenti vari con intervalli di pochi minuti. I pokemon selvatici compariranno durante la camminata: è possibile scoprire quali pokemon sono in zona e a quale distanza pigiando sull’immagine della sagoma dei pokemon che si trova in basso a destra. Nella finestra compariranno tutti i pokemon presenti nelle vicinanze, nella forma di sagome se ancora non catturati, o rappresentati tramite le loro immagini in caso contrario. Sotto ciascuno di essi vi saranno delle orme, da 1 a 3: maggiore è il numero delle orme, più lontano sarà il pokemon.

Come catturare i pokemon in Pokemon GO

Screenshot_20160709-184231Parte II della guida su come si gioca a Pokemon GO, spieghiamo come si catturano i Pokemon. Possono essere catturati tutti i Pokemon che compaiono sullo schermo dello smartphone. Per provare a catturarli basta fare tap su di essi e magicamente il pokemon in questione comparirà su uno sfondo reale, grazie all’uso della fotocamera. Per catturare il mostriciattolo, basta lanciare la pokeball e non vi è quindi necessità di lottare. Per avere più probabilità di cattura è necessario essere precisi nel lancio e infatti si potranno notare due cerchi intorno ai Pokemon, con quello interno che varierà dal verde al rosso in base alla difficoltà di cattura. Una volta catturato un Pokemon, questo sarà visualizzabile dalla sezione Pokemon del Menu, a cui si accede pigiando sulla pokeball nella schermata principale.

Come funzionano le palestre in Pokemon GO

Screenshot_20160709-162617Una volta raggiunto il livello 5, sarà possibile cominciare a sfidare gli altri allenatori per la conquista delle palestre. In Pokemon GO la lotta è piuttosto semplice: ciascun pokemon ha un attacco normale e un attacco speciale, che può utilizzare solo quando si riempiono determinati box durante la lotta. Per sferrare un attacco normale è sufficiente un tap sul Pokemon avversario, mentre per l’attacco speciale si deve pigiare a lungo. È inoltre possibile provare a schivare un attacco nemico, in questo caso bisogna fare swipe verso sinistra o destra. Non tutti i pokemon hanno uguale forza, ovviamente: in questo gioco a ciascun mostro sono affidati determinati punti lotta (PL), calcolati sulla base del numero di punti salute e della forza degli attacchi. Maggiori sono i PL, più forte è il pokemon, che può essere potenziato e evolvere grazie alla polvere stella, che si guadagna con varie azioni, e alle caramelle pokemon, strumenti che si ottengono alla cattura del pokemon stesso o trasferendo un animale al laboratorio. Per intenderci, se si vuole far evolvere un Eevee saranno necessarie 25 caramelle Eevee. Catturare più Pokemon uguali, quindi, è importante per accumulare caramelle: ad ogni cattura vengono date 3 caramelle, mentre ad ogni trasferimento solo 1.Screenshot_20160709-170755

Come si gioca a Pokemon GO, alcune considerazioni

Spiegato come si gioca a Pokemon GO, ecco alcune considerazioni. Il gioco è ancora acerbo, un punto di partenza che sicuramente vedrà numerosi aggiornamenti e migliorie nel corso del tempo. Al momento sono disponibili solo i 151 pokemon della prima generazione e non è possibile sfidare altri allenatori in tempo reale. Tenere lo smartphone attivo e il gioco aperto consuma molta batteria, oltre a poter diventare pericoloso se non si distoglie lo sguardo da esso mentre si cammina. Tuttavia a questi inconvenienti i produttori hanno già pensato e provato a risolvere tramite la creazione del Pokemon GO Plus, un braccialetto intelligente che vibra quando c’è un pokemon nelle vicinanze. Il braccialetto sarà disponibile nei mesi successivi, la prezzo di 39.99€.



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8 luglio 2016

I migliori emulatori NDS per Android

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best-Nintendo-DS-emulators-for-Android-840x473L’uscita di Pokemon GO ha risvegliato in molti italiani la voglia di riprendere in mano le Nintendo DS e giocare ai videogame che tanto le hanno rese famose e che hanno fatto la storia, dalla saga dei Pokemon, passando per Zelda e finendo ai giochi di Super Mario. Tuttavia sono in molti a non avere più console funzionanti e giocare a titoli vecchi può diventare impossibile, se non si ha un emulatore. Con i migliori emulatori NDS per Android, il vostro smartphone si trasforma in un vero e proprio Gameboy e con esso avrete la possibilità di rispolverare tutti quei giochi che vi hanno tenuto compagnia da piccoli o che avreste sempre voluto provare.

Premessa prima dei migliori emulatori NDS per Android

Tra i migliori emulatori NDS per Android che andremo ad elencare non vi sono applicazioni a pagamento, che pure si trovano facilmente sul Play Store. Questo perché gli emulatori scaricabili gratuitamente fanno il loro lavoro in maniera egregia e sarebbe inutile pagare. Tuttavia, per giocare senza lag e problemi, sarebbe opportuno avere un dispositivo con almeno 2 GB di RAM, in caso contrario si può provare comunque a utilizzare gli emulatori eventualmente modificando i parametri per ottenere prestazioni tecniche leggermente inferiori e che però permettano di giocare con fluidità. Detto questo, andiamo a vedere quali sono i migliori emulatori NDS per Android.

Quali sono i migliori emulatori NDS per Android

L’emulatore che consiglio più di tutti è NDS Boy! – NDS Emulator, il migliore in circolazione. Tuttavia per questo emulatore il discorso del device di fascia alta è forse più importante che per tutti gli altri: gli sviluppatori consigliano uno smartphone con almeno 2GB di RAM e una CPU quad-core. Se al primo avvio l’emulatore dovesse dare problemi non disperate, è normale: dopo il primo avvio il programma riconoscerà la CPU installata e successivamente funzionerà correttamente. Gli altri due emulatori che possono essere considerati i migliori emulatori NDS per Android sono NDS emulator for Android e nds4droid, entrambi efficienti ma non quanto NDS Boy. In tutti e tre i casi il programma comincerà una scansione dello smartphone all’avvio, per trovare ROM compatibili, e selezionando quella voluta si potrà cominciare a giocare.



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7 luglio 2016

Tutti i migliori trucchi dell’S7

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Il Samsung Galaxy S7 è universalmente considerato il miglior smartphone in circolazione al momento (nella versione Edge). Grazie ad esso la casa coreana è tornata a brillare dopo qualche tentativo poco fortunato negli scorsi anni. La qualità è alta e si vede, ma non tutti coloro che hanno deciso di acquistare lo smartphone ne conoscono tutti i segreti. Grazie all’interfaccia utente appositamente creata e alle funzionalità proprie, infatti, lo smartphone ha tanto da offrire. Vediamo alcuni trucchi dell’S7.

Trucchi dell’S7: massimizzare l’esperienza di gioco

Uno dei primi trucchi dell’S7 è pensato per i gamers, coloro che amano giocare con i loro smartphone. Con il lancio dell’ultima punta di diamante, la Samsung ha implementato il Game Launcher, al fine di migliorare l’esperienza di gioco dell’utente. Con il Game Launcher non solo è possibile accedere ai giochi in maniera veloce, ma anche accedere a varie opzioni e preferenze pensate proprio per ottimizzare il gioco. Tra le varie opzioni troverete la possibilità di bloccare la ricezione di notifiche durante le sessioni di gioco, ma anche di registrare le partire, disattivare i tasti fisici o l’opzione per scattare screenshot da mostrare ad amici e altri gamer. Per entrare nel Game Launcher basta semplicemente andare nelle Impostazioni, scegliere Funzioni avanzate, poi Giochi e infine Game Tools.

Trucchi dell’S7: personalizzare la funzione Always On

Un altro dei trucchi dell’S7 è l’Always On, una funzione che mantiene attivo il display del telefono anche quando è in stand-by, senza alcuna apprezzabile diminuzione della batteria, ma con diversi vantaggi che sostanzialmente si riducono alla possibilità di poter sempre vedere le notifiche senza dover accendere completamente lo schermo e quindi consumare la batteria. Per modificare a proprio piacimento le impostazioni riguardanti questa funzionalità basta andare in Impostazioni -> Display -> Always On, dove sarà possibile anche disattivarla se si vuole.

Trucchi dell’S7: attivare velocemente la fotocamera

In materia di fotocamera, reparto tra i più apprezzati del Samsung Galxy S7, non molti sanno che esiste una scorciatoia per aprire in maniera molto veloce la fotocamera. Per attivare l’opzione bisogna andare sempre nelle Impostazioni, trovare la sezione Funzioni avanzate e poi scegliere la voce Avvio rapido fotocamera. Una volta attivata l’opzione, basterà pigiare due volte sul tasto home per attivare immediatamente la fotocamera. Un altro dei trucchi dell’S7 riguarda sempre la fotocamera e permette di accedere alla modalità Pro, pensato per tutti coloro che capiscono di fotografia e vogliono settare tutto da soli. Per farlo, basta semplicemente selezionare Modo quando si ha la fotocamera aperta e scegliere poi Pro.

Trucchi dell’S7: nascondere il contenuto delle notifiche

Il Samsung Galaxy S7 permette anche di nascondere le notifiche, in modo da proteggere la vostra privacy da occhi indiscreti. Per nascondere il contenuto delle notifiche bisogna andare nelle impostazioni e accedere alla sezione Scherm. Blocco e sicurezza, da cui bisogna poi selezionare Notifiche sulla schermata di blocco e Contenuti su blocco schermo. Fatto ciò sarà possibile scegliere di nascondere il contenuto oppure nascondere completamente le notifiche, in modo da bloccarne completamente l’arrivo.

Trucchi dell’S7: doppio schermo

Ultimo dei trucchi dell’S7 in questo articolo, riguarda il multitasking e come dividere lo schermo in due, in modo da poter tenere aperte due app e usarle contemporaneamente. Questa opzione al momento non è ancora attivabile al massimo, perché bisogna attendere la nuova versione di Android e che te tutte le applicazioni si adeguino alla novità. Ma per dividere lo schermo in due basta pigiare sull’icona del doppio rettangolo dal menu a tendina che si apre dall’alto.



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6 luglio 2016

Pokemon GO è disponibile in Italia

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Ci siamo: dopo due anni di attesa i sogni di un’intera generazione stanno per realizzarsi, perché Pokemon GO è disponibile in Italia.  Dagli anni ’90 che milioni di bambini e ragazzi sognano di poter partire per il loro viaggio intorno al mondo alla ricerca dei Pokemon, proprio come fa il protagonista della saga, Ash Ketchum. E se è vero che questo non è possibile perché i pokemon non sono reali, grazie agli smartphone possiamo ottenere la migliore alternativa.

Pokemon GO non è disponile negli store ufficiali, bisogna scaricare l’apk

Sviluppato dalla Niantic e dalla The Pokemon Company, Pokemon Go è disponibile in Italia, ma non la troverete subito sul Play Store o sull’Apple Store, bensì sarà necessario scaricare l’apk da internet (troverete il link alla fine dell’articolo). L’installazione, ovviamente, segue sempre la stessa procedura: una volta scaricato il file apk, basta aprirlo e l’installazione partirà automaticamente, ma bisogna assicurarsi di avere attivata l’opzione per l’installazione di applicazioni provenienti da sorgenti sconosciute. Per farlo andate in Impostazioni, poi aprire Sicurezza e cercare l’opzione “Sorgenti esterne”, che va attivata. Installato il programma, avrete la possibilità di personalizzare il vostro avatar, scegliere un nick e, proprio come nei videogiochi principali per Nintendo, avrete la possibilità di scegliere uno starter a scelta tra Charmender, Squirtle e Bulbasaur, come avveniva nella prima generazione di videogiochi.

Come funziona Pokemon GO

La Niantic, già famosa per il gioco Ingress, ha unito il mondo reale a quello dei Pokemon, creando un gameplay che richiede al giocatore di viaggiare nel mondo reale per incontrare Pokemon selvaggi, palestre e altri allenatori. Le palestre, così come i Pokéstop – che sono dei luoghi dove si possono ottenere strumenti – coincidono con monumenti o opere architettoniche, come palazzi famosi, fontane, statue e tanto altro. Per catturare i Pokemon non sarà necessario combatterli, ma tentare la fortuna con le pokéball. Questo perché i produttori hanno voluto evitare che il giocatore dovesse fermarsi per strada per troppo tempo e mettere a rischio la propria vita. Battaglie saranno comunque necessarie per vincere le medaglie delle palestre e per aumentare di livello, sfidando altri allenatori.

 

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Potete scaricare l’apk di Pokemon GO direttamente da qui.



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5 luglio 2016

Come scoprire se si è stati bloccati su Whatsapp

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WhatsAppWhatsapp è una utilissima app di messaggistica istantanea ormai entrata nella realtà quotidiana di milioni di utenti in tutto il mondo, il mezzo di comunicazione su internet più veloce ed efficiente grazie alla possibilità di inviare non solo messaggi, ma anche note audio, immagini, video, documenti ed effettuare chiamate. Con l’utilizzo sempre più diffuso dell’applicazione, si sono diffuse anche delle vere e proprie isterie di massa: chi non ricorda la discussione che coinvolse mezzo paese quando l’app, poi acquistata da Facebook, introdusse il mezzo delle due linguette blu per verificare se il messaggio fosse stato letto? Discussioni simili riguardano anche un’altra questione, a cui gli sviluppatori non hanno ancora risposto e consiste nel capire come scoprire se si è stati bloccati su Whatsapp.

Scoprire se si è stati bloccati su Whatsapp è facile

Mentre infatti l’azienda ha introdotto le linguette blu per incontrare le esigenze degli utenti che chiedevano di sapere se un messaggio fosse stato letto o meno, ancora nulla è stato introdotto per scoprire se si è stati bloccati su Whatsapp, ma esistono comunque dei modi per scoprirlo. Per scoprire se si è stati bloccati su Whatsapp è infatti sufficiente mandare un messaggio alla persona che si sospetta e osservare due elementi:

  • Se compaiono le due spunte che indicano l’invio del messaggio al destinatario, o le due spunte blu che invece segnalano la lettura del messaggio;
  • La foto profilo. Se una persona vi blocca su Whatsapp, infatti, la foto profilo non sarà più visibile e quindi comparirà l’avatar anonimo che compare quando si accede per la prima volta al programma.

Un secondo modo per scoprire se si è stati bloccati su Whatsapp consiste nel creare un gruppo e invitare la persona a parteciparvi. Se si riceverà un messaggio che vi avviserà che è impossibile aggiungere l’utente al gruppo significa che la persona vi ha bloccati.



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4 luglio 2016

Le migliori app che non si trovano sul Play Store

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CyanogenmodLa maggior parte degli utenti Android installa solo applicazioni presenti nel Google Play Store e come abbiamo scritto nel nostro articolo su come proteggere Android da virus questa è un’ottima mossa per la sicurezza dello smartphone. Tuttavia vi sono molte app sicure che non sono presenti sull’app store di Google che meritano sicuramente attenzione. Ecco alcune delle migliori app che non si trovano sul Play Store.

Le migliori app che non si trovano sul Play Store per ogni evenienza

Cominciamo la lista delle migliori app che non si trovano sul Play Store con uno store alternativo, l’app del famoso sito Humble Bundle. Dopo una serie di aggiornamenti, questa applicazione è stata rimossa dal Play Store, forse perché Google la vedeva come una minaccia: l’app permette infatti di scaricare giochi di alta qualità lasciando all’utente la scelta su quanto pagare. Ma non finisce qui, i soldi pagati vengono divisi tra diversi enti di beneficenza, sviluppatori di app e il sito. L’app di Humble Bundle permette di sfogliare la libreria del sito molto facilmente, inoltre riceve aggiornamenti ogni qualvolta un nuovo gioco è disponibile.

La seconda nella lista delle migliori app che non si trovano sul Play Store è VideoMix, un’app fantastica per vedere in streaming film e telefilm direttamente da internet. Una volta effettuata la ricerca e trovato il programma o il film che si vuole vedere, basta semplicemente pigiare sul titolo, scegliere un sito da cui effettuare lo streaming e poi selezionare il video player che si vuole usare per la trasmissione. L’app consente anche di accedere ai profili IMDB dei programmi o film in modo da raccogliere maggiori informazioni su di essi, inoltre fornisce anche file torrent con cui scaricarli.

Tra le migliori app che non si trovano sul Play Store non può certo mancare CyanogenMod Installer, l’applicazione creata dal gruppo di sviluppatori CyanogenMod che guida gli utenti all’attivazione dei driver ADB e alla installazione delle ROM del gruppo. L’app è stata presente per qualche settimana sul Play Store, per poi essere cancellata perché violava le linee guida di Google, invogliando gli utenti a invalidare la loro garanzia (installando custom rom si può perdere la garanzia sul proprio smartphone se non si ritorna allo stato iniziale).

Se si cerca un modo per scaricare audio o video da Youtube, Videoder è la risposta. L’applicazione permette di cercare il video che si desidera da Youtube e ti permette di scegliere il formato che più si preferisce, tra cui i video in 1080p e MP3.

Un’altra delle migliori app che non si trovano sul Play Store è LMT Launcher, un laucnher alternativo molto carino e che non richiede che si abbiano i permessi di root. LMT Launcher ha un proprio menu separabile e personalizzabile, che si apre a ventaglio e offre varie scorciatoie, oltre a supportare la possibilità di aggiungere le opzioni preferite.

Per chi passa molto tempo a scaricare abbiamo inserito Transdroid nelle migliori app che non si trovano sul Play Store. Con Transdroid chiunque usa i torrent potrà gestirli da remoto; inoltre, dall’interno del client che si utilizza normalmente, si potranno anche aggiungere e rimuovere torrent o priorità.



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