8 ottobre 2013

Primo iPhone, svelati i segreti dell’evento con Steve Jobs

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Il 9 gennaio dell’oramai lontano 2007 veniva presentato al mondo il primo modello di iPhone, quello meglio conosciuto come iPhone 2G. Sul palco della conferenza MacWorld di San Francisco Steve Jobs mostrava il rivoluzionario dispositivo realizzato da Apple, un device interamente touchscreen e decisamente ben diverso dal concetto di telefono cellulare conosciuto sino a quel dato momento.


Soltanto oggi, però, si scopre che quello che venne mostrato pubblicamente sul palco della conferenza non era un dispositivo pienamente funzionante e per far si che sembrasse tale vennero messi in atto tutta una serie di trucchi ad hoc miranti ad impressionare giornalisti ed utenza.




A render nota la cosa è stato Andy Grignon, ex dirigente Apple impiegato sul comparto della comunicazione radio di iPhone.


A quanto pare Jobs fece si che il primissimo iPhone venisse presentato a gennaio con il preciso scopo di battere sul tempo la concorrenza.


Quello mostrato da Jobs, spiega Grignon, era però un prototipo di iPhone non pienamente funzionante, con vari bug e sicuramente non ancora pronto alla presentazione al grande pubblico ma nonostante ciò nessuno si accorse di nulla.



Quell’iPhone poteva riprodurre una sezione di un brano o di un video, ma non l’intero clip in modo affidabile. Funzionava alla grande per inviare una mail e poi navigare sul web, ma così non era con il percorso a senso inverso. Ore di tentativi e di lavoro hanno permesso al team Apple di elaborare la “golden path”, il percorso d’oro: una serie specifica di task, riprodotti in un’altrettanto specifica sequenza, per far sembrare funzionante il dispositivo.



Onde evitare figuracce durante l’evento anche la ricezione cellulare venne manipolata.



Con il benestare di Jobs, lo schermo è stato programmato per mostrare sempre cinque barre di segnale, indipendentemente dall’effettiva forza della ricezione. Le chances che il segnale potesse cadere nei pochissimi minuti della chiamata di Jobs erano ridotte, ma così invece non era per tutti i 90 minuti della presentazione. Non avremmo mai voluto l’audience se ne accorgesse.



Naturalmente le problematiche vennero risolte successivamente, prima che l’iPhone 2G venisse immesso sul mercato.


Molto probabilmente senza la testimonianza dell’ex dirigente di Cupertino nessuno mai avrebbe sospettato la messa in atto di tali stratagemmi durante la presentazione del primo iPhone che a distanza di sei anni continua ad essere estremamente carica di magia.


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