La società di Redmond è stata multata per 561 milioni di euro dall’Unione Europea durante le ultime ore per aver fallito nel rispettare gli accordi presi precedentemente con le autorità, accordi riguardanti la ballot screen di Windows 7.
Stando a quanto affermato da Joaquin Almunia, commissario alla concorreza, si tratta della prima volta in cui una società viene multata per mancata esecuzione di un precedente accordo antitrust.
Il motivo della multa va quindi cercato nel mancato rispetto dell’accordo avutosi alla fine del procedimento che aveva ritenuto Microsoft colpevole di concorrenza sleale e di abuso di posizione dominante nel campo dei browser. Alla società redmondiana era stato infatti imposto l’obbligo di offrire all’utente una finestra mediante cui scegliere il navigatore preferito al termine del processo di installazione di Windows, ma questa scelta non è mai stata data.
Ogni volta che a Microsoft venivano chieste spiegazioni a riguardo, questa rispondeva dicendo che si trattava di ragioni di tipo tecnico e prometteva che presto avrebbero risolto il problema e rispettato l’accordo.
Questi presunti problemi tecnici che impedivano la corretta visualizzazione della ballot screen sono continuati per circa 16 mesi, tempo che, secondo le stime di Mozilla, corrisponde a circa 8,8 milioni di mancati download di Firefox. L’Unione Europea si è vista quindi costretta a sanzionare Microsoft con una multa di ben 561 milioni di euro, sperando che questa sproni la società a risolvere il “problema tecnico“.
L'articolo è tratto da PagineGeek.
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