Probabilmente in pochi conosceranno il programmatore olandese Joannes Jozef Everardus van Der Meer, cui eredi hanno rivendicato in questi giorni la paternità del brevetto relativo ai Mi piace di Facebook e alla sua Timeline.
Il programmatore infatti è morto, ma ciò non ha fermato gli eredi della sua società a citare Facebook in tribunale, accusato di aver violato i due brevetti accennati precedentemente. Non è certo la prima volta che società di grande calibro vengono accusati per la violazione di brevetti e lo stesso vale per Mark Zuckerberg.
Il sito Gizmodo ha spiegato i motivi di tale accusa, affermando che il defunto Van Der Meer aveva fondato Surfbook, una specie di social network grazie al quale gli utenti potevano condividere contenuti e stati con i propri amici e potevano anche esprimere apprezzamento mediante l’apposito pulsante Mi piace. Alla sua morte, la Rembrandt Social Media, l’azienda della vedova Van Der Meer, la quale tra l’altro detiene brevetti, decise di iniziare questa battaglia legale.
La querela è stata sporta presso una corte federale dello stato della Virginia e riguarda proprio i due brevetti. Nel dettaglio si tratta prima di un “metodo e un apparto per implementare un diario su una pagina Web“, in pratica la Timeline, e l’altra riguarda invece un “sistema e metodo per generare, trasferire e usare un indirizzo universale“, che si incentra più che altro sull’utilizzo del tasto Mi piace.
Per ora questi sono gli unici dettagli conosciuti, vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione e come Facebook deciderà di rispondere a tale accusa.
L'articolo è tratto da PagineGeek.
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